• STAFF, If It Ain’t Staff It Ain’t Worth A Fuck (Homesleep / Audioglobe, 2005)

    A volte capita ancora che un disco sia bello e piaccia senza particolari motivazioni. Non è innovativo. Non è fondamentale. Non evolve niente e non aggiunge alcunchè alla storia della musica. Anzi, in questo caso si tratta fondamentalmente di indie rock nella sua definizione più comune. Quella che, dagli anni ’90 fino ai giorni nostri,…

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  • MIDWEST, Whatever You Bring We Sing (Homesleep / Audioglobe, 2005)

    Ancora una volta giungono buone notizie da Varese. Tornano i Midwest, che già nel 2002 avevano regalato un egregio disco d’esordio, “Town and country”. In quelle undici tracce, il gruppo ripercorreva la scia di formazioni come i Califone in una lettura aspra e moderna della musica tradizionale. A tre anni di distanza “Whatever you bring…

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  • YUPPIE FLU, Toast Masters (Homesleep / Audioglobe, 2005)

    “Toast Masters” è il disco che da dieci anni ci si aspetta dagli Yuppie Flu. Non necessariamente il loro migliore, perché soprattutto “Days Before the Day” era davvero un piccolo gioiello, ma di certo non il loro lavoro più indie rock. “Toast Masters” non è nient’altro che questo, diretto e senza fronzoli, pieno di voglia…

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  • EL~MUNIRIA, Stanza 218 (Homesleep / Sony, 2004)

    Un battito sintetico profondo. Colpi di tosse. Una voce (quella voce) che prende fiato. Una sigaretta che si accende. La voce inizia, ossessiva, scura, profonda: “Tutto ciò che separa è santo”. Una suite postmoderna, “Santo”, che insegue man mano ritmi diversi e poco a poco si apre, finendo in territori simili a quelli dei primi…

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  • FUCK, Those Are Not My Bongos (Homesleep, 2003)

    Il più buffo e confuso tra tutti i gruppi americani è uscito da qualche tempo con un nuovo disco dal solito titolo bizzarro. Da dieci anni a questa parte abbiamo imparato ad amare quei folli dei Fuck, quattro musicisti che hanno passato il loro tempo trafficando con brani bizzarri, registrazioni che hanno un sapore quasi…

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  • GIARDINI DI MIRO’, Punk… Not Diet! (Homesleep, 2003)

    E’ la voce di Ronnie Jones a introdurre il nuovo e atteso album dei Giardini di Mirò, “Punk… not diet!”. Poi arrivano gli arpeggi delle chitarre elettriche, le loro ammalianti trame circolari, poi la voce di Alessandro Raina e insieme disegnano un brano magicamente malinconico come “The swimming seasons”. Qui e nel brano successivo, l’altrettanto…

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  • ANT, Floating On The Breeze (Homesleep, 2002)

    La scorsa estate Antony Harding degli Hefner era a Malmoe, Svezia, dove ha scritto e inciso sei timidi brani acustici, che non hanno molto a che fare con la musica suonata dal gruppo in cui milita. Si è scelto il nome Ant e ha raccolto le canzoni in questo EP intitolato “Floating on the breeze”,…

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  • YUPPIE FLU, Days Before The Day (Homesleep, 2003)

    Non c’è da stupirsi che “Days Before The Day” sia un disco così riuscito. Gli Yuppie Flu sono da tempo uno dei migliori gruppi indie italiani e che stessero vivendo un momento di grazia lo si era già intuito dalla bellissima versione di “Give It a Day” che avevano inciso per il tributo ai Pavement.…

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  • AA.VV., Everything is ending here – A tribute to Pavement (Homesleep Records, 2003)

    Chi non si è ancora ripreso dal trauma dello scioglimento dei Pavement, aspettava da tempo questo tributo. Ora che è arrivato, grazie agli sforzi encomiabili della Homesleep che è riuscita a mettere insieme due dischi pieni di canzoni del gruppo di Stockton rifatti da gruppi più o meno importanti della scena indipendente, quasi si stenta…

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  • Intervista alla Homesleep Records

    Homesleep records merita un posto a parte rispetto a tutte le altre case discografiche indipendenti italiane. Ogni singolo disco edito sembra appartenere a un determinato filo conduttore, a un discorso unitario, una via italiana e ispirata alla musica indipendente. Partendo dai lavori di Yuppie Flu, Giardini di Mirò, Midwest e Micevice, alle due raccolte pubblicate, agli…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010