The Warlocks + Dion Lunadon, Bronson Club, 16 Novembre 2023 Quando i drammatici eventi degli ultimi mesi si riflettono nell’arte di chi ha a disposizione una chitarra, e un microfono, per esprimere la propria tristezza e insoddisfazione. “Piangiamo e balliamo“, leggo scritto entrando al Bronson in una tela verde affissa sopra al Bar. Mentre Dion…
John Dwyer torna alla In The Red per il disco più strambo e affascinante della sua carriera.
“Blue Gene Stew”, disco di debutto del supergruppo garage Wolfmanhattan Project.
Suoni rozzi e violenti, riff e assoli interminabili nel segno dell’Hard Rock più selvaggio. (È pur sempre il progetto di Ty Segall).
[ di Stefano Solaro ] Il californiano Ty Segall, alla quarta pubblicazione un anno, dà alle stampe un album di garage rock acido e distorto.
[ di Nicola Guerra ] Rock’n’roll, doo-wop, psichedelia, surf, rockabilly, punk, country e improvvisazione free jazz. La freschezza degli anni ’50 e la follia di un Sultano in due dischi, uno più bello dell’altro.
[ di Nicola Guerra ] Oggi la lancetta dei Thee Oh Sees si sposta dal garage verso un pop colorato e caramellato, zuppo degli incubi (o sogni, dipende dai casi) che John Dwyer faceva da bambino.
[ di Nicola Guerra ] Se l’esordio omonimo dei “fratelli” Davila 666 era una selvaggia avventura in territori garage senza pedigree, oggi il gruppo portoricano sembra deciso a seguire le orme dei più rinomati Black Lips.
[ di Nicola Guerra ] “Mass Dream” è un disco urticante, pervaso da scosse elettriche e gotico allo stesso tempo.
[ di Lorenzo Centini ] “Party Store” è un album divertentissimo in cui cuociono ad alta temperatura chitarre con le corde arrugginite e ritmi sintetici, melodie lascive e nenie robotiche.