[ di Daniele Boselli ] Folk, pop da camera ed aperture orchestrali. Il nuovo, brillante, disco di Leslie Feist. Come i colori delle foglie ed il tepore del sole la domenica pomeriggio.
[ di Lorenzo Centini ] L’incantesimo si è rotto. I TVOTR hanno inspiegabilmente scelto di smorzare le braci accese sotto le suole che li rendevano così urgenti in passato.
Chris Cornell ne ha già passate parecchie: frontman di una delle più grandi band dell’epoca grunge, conseguente traversata infernale in un mare di eccessi, un più che buono disco solista e poi il supergruppo Audioslave, magari non la salvezza del rock ma un esperimento che comunque poteva andare molto (ma molto) peggio. Ecco la parola…
Incassato alla grande il colpo dopo l’allontanamento di Oliveri, i QotSA hanno trovato la loro nuova dimensione e riscoperto la spavalderia di chi, sì, ha fatto “il botto”, ma può soprattutto permettersi ancora (di più) di fare quello che vuole. Alla faccia di chi li deprecava per una svolta pop che in realtà non c’è…
Se Trent Reznor ci aveva abituato a tempi di gestazione kubrickiani – almeno cinque anni di riflessione creativa per i primi tre LP – trovarsi davanti a un nuovo disco dopo “solo” due anni, è un’esperienza singolare, come se non si fosse fatto in tempo ad accumulare abbastanza attesa come succedeva in passato. Ma i…
Dopo l’uscita di “Worlds Apart” il mondo si è appunto (che simpatia) diviso. Da una parte chi vi ha trovato una rinnovata capacità di scrittura, certamente avvolta in arrangiamenti barocchi, ma non meno coinvolgente e di qualità. Dall’altra chi ha disprezzato pesantemente il nuovo corso, spesso sull’ondata di quel tremendo trend-setter chiamato Pitchfork, sperando in…
Non un brutto album, ma niente di indimenticabile.
Ogni tanto, durante i vari riordinamenti che noi appassionati nerd della situazione mettiamo in atto, capita di ritrovarsi fra le mani quei dischi che un tempo abbiamo consumato in preda alla scoperta dei “grandi classici” una volta intoccabili (ora fortunatamente niente è più intoccabile). La stessa cosa succede scontrandosi con i Wolfmother. Ascoltando questo esordio…
Doppiare la botta di “Songs For The Deaf” non era cosa facile. E infatti Joshua non c’è riuscito. Inevitabilmente l’impatto mediatico di un disco senza l’ospite conosciuto dalle masse (Dave Grohl), con un Lanegan a mezzo servizio e senza un personaggio controverso come Oliveri, è minore rispetto al precedente. Ma le aspettative, con una discografia…
1989: “Pretty Hate Machine”. 1992: “Broken” (EP). 1994: “The Downward Spiral”. 1999: “The Fragile”. Fino a pochi mesi fa Trent Reznor poteva tranquillamente e a ragion veduta essere considerato lo Stanley Kubrick della musica, o anche il David Lynch – con il quale non a caso aveva collaborato all’epoca di “Lost Highway” -. Come i…