“Uh huh her” brucia come una ferita, ma incanta come un diamante grezzo.
PJ si allontana dalle violenze chitarristiche degli esordi per arricchirsi di pianoforti, archi e seduzioni elettroniche.
I primi due dischi di PJ Harvey, a sua detta, erano frutto del lavoro di un trio, anche se il nome scelto era quello della cantante; ed era Polly ad occuparsi di tutto, voce, chitarra, scrittura di testi e musiche. Sciolto il “trio” e realizzati altri due album, nel 1996 PJ decide di stendere le…
Demo di brani di “”Rid of me” e inediti, un disco bello ma trattato con poca cura.
14 canzoni rabbiose, una particolarissima e rumorosa forma di psicoterapia.
Un disco personale, ispirato e compatto, che racconta una New York a volte violenta e disperata, a volte malinconicamente solitaria.
Una buia caverna di suoni che ti inghiotte e ti risputa fuori solo dopo l’ultima canzone.
L’importanza di questa raccolta di inediti, uscita nel 1986, risiede principalmente nei quattro brani posti in chiusura del disco, registrati da Nick Drake nel febbraio del 1974, pochi messi prima della morte. Il lavoro contiene inoltre canzoni dei tardi anni sessanta, scarti dai dischi ufficiali e registrazioni casalinghe. Brillano in particolare la spettacolare interpretazione del…
Nick Drake aspettò due anni prima di ripresentarsi al pubblico, dopo l’uscita di “Bryter Layter”, con questo “Pink Moon” nel 1970. C’è da chiedersi quali fossero i suoi sentimenti dopo un altro disco rimasto nel dimenticatoio, dopo aver visto infrante le speranze di successo e soprattutto dopo aver constatato come tutti gli sforzi fossero stati…
Ascoltare la grazia con cui vengono pronunciate le parole “Time has told me / You’re a rare rare find / A trouble cure / For a troubled mind”, con cui inizia “Time has told me”, lascia irrimediabilmente incantati. Quella voce quieta, flebile, sussurrata accompagnata dal suono nitido della chitarra acustica e da pochi altri strumenti,…