• ELVIS COSTELLO, When I Was Cruel (Island, 2002)

    Da tempo indaffarato in diversi e più o meno interessanti progetti musicali – su tutti la collaborazione con Anne Sofie Von Otter nel riuscito “For the stars” e la meraviglia di “Painted from memory”, scritta a quattro mani con l’idolo Bacharach – Elvis II ha per molti anni (quasi sette) lasciato i suoi ammiratori privi…

    Read More

  • TRAFFIC, John Barleycorn Must Die (Island,1970-2001)

    Pur nella loro grandezza, i Traffic hanno avuto un seguito minore dei vari Led Zeppelin, Jethro Tull e Genesis. A differenza di loro non hanno mai seguito un genere preciso ma si sono destreggiati con grande abilità tra jazz, soul, folk e progressive. Certo è che questo disco rimane un capolavoro assoluto, realizzato in modo…

    Read More

  • STEREO MC’S, Deep Down & Dirty (Island, 2001)

    Gli Stereo Mc’s provengono da un altro mondo. Dalle pendici degli anni ’80, dai primi anni ’90. Poi il silenzio. Il successo e il clamore per due album, per “Connected” soprattutto. Poi, scomparsi. Dal ’92 a oggi solo un paio di remix, qualche collaborazione. Dj Kicks, la più notevole. Ma erano fuori dal giro. C’entravano…

    Read More

  • U2, Boy (Island, 1980)

    L’emozione di ascoltare questo fantastico debutto è sempre uguale nel tempo. “Boy” è un disco di straordinaria importanza: esso sfrutta al massimo tutte le potenzialità offerte dall’energia punk e dalla successiva ondata new wave, vero crogiolo di stili diversi fra loro. Impressiona la freschezza e la carica di questo suono tagliente e metallico ma anche…

    Read More

  • U2, October (Island, 1981)

    Molta critica ritiene “October” il lavoro meno riuscito del gruppo irlandese. Ritengo che il secondo capitolo della saga U2 sia un album indispensabile, contenente almeno sei capolavori, sulle undici tracce totali. L’Ottobre di Bono e compagni è pieno di vitalità ed irruenza nella mitica “Gloria” (un altro grande figlio d’Irlanda, Van Morrison, ne scrisse un’altra…

    Read More

  • U2, War (Island, 1983)

    Un vero e proprio punto fermo è rappresentato da “War”: cifra caratteristica dell’album è certamente l’impegno, evidente nei testi e nella cura particolare riservata al lato musicale, grazie anche alla collaborazione con Steve Lillywhite; l’acidità del violino elettrico e coriste d’eccezione quali le Coconuts completano un’opera finalmente matura. La rivolta invocata da testi come” New…

    Read More

  • U2, Under A Blood Red Sky (Island, 1983)

    Bono & Co. (The Electric Co.?…) celebrano 5 anni intensissimi, pieni di concerti, dalle cantine ed i pubs agli stadi: insomma, il successo. Lo fanno con un mini LP che è una bomba ad alto potenziale sonoro. Registrato dal vivo, parte negli States, parte nella vecchia Germania Ovest, “Under…” è la fedele testimonianza di cosa…

    Read More

  • U2, The Unforgettable Fire (Island, 1984)

    1984: tempo del Fuoco Indimenticabile. Si giunge a quello che alcuni considerano il vertice più alto della band dublinese; di qui copertina di Time, allori e incensi di Rolling Stone, e la consacrazione definitiva con tanto di paragoni Bono-Jim (“Morrison, Watson, Morrison, elementare!”). Da gruppo di culto a non-più-tanto-futuro Mito di Massa (perfortunapurtroppo???). “The Unforgettable…

    Read More

  • U2, The Joshua Tree (Island, 1987)

    Ed eccoci finalmente, nostro tempore, ai fasti supremi, quando “ci si sciolsero le ginocchia e il cuore” (Omero) nell’ascolto di quella che rimane, a mio parere, la prova di fatto più alta dell’epopea U2: è il marzo ’87 ed i quattro di Dublino regalano al mondo “The Joshua Tree”. E subito si scatenano e si…

    Read More

  • U2, Rattle And Hum (Island, 1988)

    Si tratta di un album controverso: all’epoca la critica si divise, e fu l’inizio della rottura totale fra il gruppo e i fans della prima ora (completata poi con “Achtung Baby”). E’ per questo un album comunque significativo, un po’ uno spartiacque fra gli U2 degli anni ’80 e quelli dei ’90. “Rattle and Hum”,…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010