La quiete dopo la tempesta. Non la calma piatta, né tantomeno il sereno: soltanto amari momenti di ozio che ti consentono di rimasticare le ragioni della sfuriata di poco fa. “Nostra Signora della Dinamite” segue di un paio d’anni uno dei lavori più unilateralmente arrabbiati dei Rossofuoco, quel “Tutti contro Tutti” che era un sisalvichipuò…
Proteggeteci le sopracciglie dai lacrimogeni, e dalle canzoni inutili. Oggi che le piazze sono vuote, le piazze sono mute. Oggi che con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche. Alziamo la testa dalle nostre consolatorie All Stars. C’è vita oltre le riedizioni autarchiche del New Musical Express. Quanto siamo friabili, contenti di…
A me il maledettismo non è mai andato giù. Quelli che cantano le vite spericolate, quelli che la candela la bruciano da due lati, ecco quelli lì non toccano le mie corde, perché preferisco gli introspettivi, gli sfigati sorridenti. Bene, il disco di cui parlo, nel caso qualcuno ancora non lo sappia, non è esattamente…
Per quanto tempo ancora il signor Umberto Giardini si sentirà dire che la sua voce assomiglia troppo a quella di Manuel Agnelli? Eppure è la verità: ugole gemelle, l’una appena meno spigolosa dell’altra. Eppure, è dai giorni di “Fiducia nel nulla migliore” che Moltheni ha iniziato a muoversi su altre rotte: soffocata in culla la…
I Tre Allegri Ragazzi Morti, o meglio Davide Toffolo, ci credono un sacco in quello che fanno e allo stesso modo la loro fanbase di mascherati che attorno a loro ha costruito questa specie di culto. Un culto comunque voluto, in un certo senso programmato, proprio partendo da quelle maschere che vorrebbero essere l’alternativo contro…
E’ stata forse una prova necessitata doppiamente, questa di “Splendore Terrore”, per Moltheni. Necessitata nel vero senso della parola per i problemi di etichetta e di budget che ci ha raccontato lo stesso Umberto nell’intervista di dicembre, ma imposta in secondo luogo dalla stessa parabola dell’artista: schizzata in alto vertiginosamente con il sorprendente esordio di…
A chi gli chiedeva se i suoi album da solista, così spigolosi e tesi, fossero uno sfogo e una fuga dai suoni troppo morbidi dei PGR, Giorgio Canali rispondeva lapidario che il rock è sempre uno sfogo, punto. Davanti a un disco come questo, far passare la sua musica come un semplice passatempo dove alzare…