• Paolo Benvegnù (+Inlimine), Calamita di Cavriago (RE), 17 aprile 2004

    Inutile mentire: aspettavo questo concerto con ansia, per quello che Paolo Benvegnù ha saputo regalare in passato, e per le bellezze che continua a dispensare. La serata è aperta dall’abatjour rock degli Inlimine: ritmi spezzati, chitarre sempre sul punto di aggredire, testi originali e l’insistita teatralità del cantante, che a lungo andare risulta un po’…

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  • Black Forest / Black Sea, Locanda Atlantide (Roma) (25 marzo 2004)

    Esiste una sotterranea scena, in quel di Philadelphia, che suona folk: un folk figlio delle contaminazioni, capace di spaziare dal rumorismo più astratto alla liquidità ipnotica del flusso di coscienza psichedelico, dall’incontro con la tradizione popolare alla musica colta. Di quella scena si fanno portabandiera, in un breve tour nell’italica terra, i Black Forest/Black Sea,…

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  • Belle and Sebastian, Rolling Stone (Milano) (17 marzo 2004)

    Partiamo dalle poche note stonate. Per prima cosa l’acustica del Rolling Stone non è sembrata impeccabile, né il locale milanese, stipato fino all’inverosimile dal pubblico, è parso il luogo ideale per accogliere Belle & Sebastian. Il secondo rammarico è per le canzoni che mancano all’appello. “She’s Losing It” innanzitutto, giusto accennata da Stuart Murdoch e poi…

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  • Oneida + Cat Power, La Palma (Roma) (19 maggio 2003)

    Serata da ricordare questa del 19 maggio del 2003: gli Oneida e Cat Power sul palco, di seguito, occasione irripetibile per i musicofili romani. La folla riunitasi a La Palma per assistere all’evento è sostanziosa; niente di paragonabile all’oceano umano che ha invaso la capitale solo pochi giorni fa, prima per l’appuntamento del Primo Maggio…

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  • Cat Power, Container (Bologna) (17 maggio 2003)

    Il problema, cara Chan, è che hai trentun anni, e ormai dovresti arrivarci da sola che è meglio non bere come una spugna prima di salire sul palco, soprattutto se davanti a te c’è un locale pieno di gente che ha pagato 15 euro per vederti. Ti avevano descritto come timida, schiva, spigolosa, forse refrattaria…

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  • Calexico, Milano (Alcatraz) (17 aprile 2003)

    Si può suonare musica allegra e vivace ma profonda? E’ possibile farlo bene, anzi, alla grande, anche dal vivo? Si può far musica per far ballare una coppia che, un momento sta guardando il “Grande Fratello”, e un momento dopo è al concerto e contemporaneamente accontentare i critici e coloro che sono stanchi della solita…

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  • Carmen Consoli, Fuori Orario (Reggio Emilia) (22 febbraio 2003)

    La vecchia stazione del “Fuori Orario” trabocca di persone, tutte ugualmente in fibrillazione: è la prima data locale di Carmen Consoli, parte di un tour trionfale nei club che la porterà anche in Europa. Con mio piacere non noto in giro persone attirate dall’evento in sé o dal singolo famoso: chi era sotto il palco,…

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  • The Black Heart Procession, La Palma (Roma) (3 dicembre 2002)

    Un ossessivo metallofono, dolce e malinconico, funge da anticamera all’ingresso in scena dei Black Heart Procession. Il pubblico è tanto, l’attesa rilassata ma palpabile. La band di San Diego, capitanata dal duo Pall A. Jenkins (ora diventato Paulo Zappoli) e Tobias Nathaniel, torna in Italia per la tournée di lancio di “Amore del tropico”, il…

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  • Coldplay, Forum di Assago, Milano, 18 novembre 2002

    Milano è immersa nel pioggia il giorno in cui suonano i Coldplay. Sarà per rendere omaggio alla loro anima malinconica o forse perché sono giorni che non smette di piovere, fatto sta che ci si inzuppa fino al midollo in attesa che aprano i cancelli. Eppure si avverte qualcosa di speciale aspettando questo concerto, nel pubblico…

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  • Giorgio Canali, Calamita (Cavriago, RE) (16 novembre 2002)

    Giorgio Canali porta sulle spalle una storia ingombrante, quella che la sua sei corde ha contribuito a creare nel corso degli anni ’90: come dimenticare la sua chitarra disturbata, i suoi riff rugginosi che scuotevano le canzoni dei CSI? Una volta terminata quella magnifica e rumorosa favola, è stato il momento dei PGR, deviazione verso un’elettronica-ambient…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010