• Calexico + Vinicio Capossela, Giardini Juvarriani (Venaria Reale – TO), 2 luglio 2009

    Piccola premessa: costringere lo spettatore di un concerto rock al rigor mortis del “posto a sedere” è una punizione che non si meriterebbe nemmeno il fan del metal sinfonico più bolso. Ecco perché, a solo mezz’oretta dall’inizio, in molti abbiamo già abbandonato le seggiole e siamo andati a sfidare la pioggia battente su due piedi, per dare…

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  • Paolo Benvegnù, Circolo degli Artisti (Roma) (17 gennaio 2009)

    Una volta terminato il concerto di Paolo Benvegnù lo scorso diciassette Gennaio al Circolo Degli Artisti, la sensazione che si aggirava per le stanze di un cervello ancora risuonante ed emozionato era chiara e distinta: i poeti esistono ancora. Mario Luzi è morto quasi quattro anni fa, Andrea Zanzotto non pubblica più libri da tempo,…

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  • Built To Spill, Kulturbolaget (Malmö) (14 ottobre 2008)

    Ultimamente questi live in cui determinati artisti ripropongono per intero il loro classico discografico sembrano andare molto. L’ATP si è resa famosa per le sue Don’t look back series, impagabili esibizioni in cui arrivi sul posto con un sorriso da ebete perché sei ben consapevole che i Sonic Youth ti suoneranno tutto “Daydream Nation”, che gli Slint ripescheranno…

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  • Brutal Truth, Palarockness (Genzano di Roma) (6 settembre 2008)

    Un mio compagno del liceo, terrorizzato dal professore di latino, mi disse che per affrontarlo doveva immaginarselo sulla tazza del cesso. Provateci, funziona con chiunque, anche col vostro capo. E allora vi chiedo: come ve l’immaginate il cantante di una leggenda del grindcore in fila ai gabinetti? Cupo e cattivissimo, con l’espressione arcigna e spietata…

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  • Busta Rhymes, Alcatraz (Milano) (1 maggio 2008)

    Prendete il diavolo della Tasmania, trapiantatelo nel corpo di un ragazzo nero di Eastflatboosh (Brooklyn, New York), dategli un bel po’ di talento, pensateci su, aggiungete ancora talento finchè la quantità non diventa debordante e francamente eccessiva, appoggiategli sotto al culo le basi dei producer più in voga della Grande Mela, lasciate che trascorrano diciassette…

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  • CocoRosie, Auditorium Flog (Firenze) (21 novembre 2007)

    Le avevamo lasciate a Roma pochi giorni prima dell’uscita di “The Adventures Of Ghosthorse And Stillborn” dopo una data che aveva reso evidente tutta l’attesa nata intorno alle due sorelline. Adesso le ammiriamo mentre avanzano verso la celebrità con la tranquillità di chi sta già (pericolosamente?) cominciando a campare di rendita.Non è per questo che…

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  • CocoRosie, Circolo degli artisti (Roma), 6 aprile 2007

    Il Circolo degli Artisti sembrerebbe proprio il locale adatto per ospitare l’esibizione live delle Cocorosie se solo non fosse letteralmente strapieno. L’unica data italiana delle sorelle Casady richiama una grande mole di pubblico. Un pubblico che le ama, già sedotto dai primi due album e in attesa dell’uscita di “The Adventures Of Ghosthorse and Stillborn”.…

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  •  Belle and Sebastian, Vox, Nonantola, MO, 25 maggio 2006

    Il Vox è affollato per la data di chiusura del tour europeo di Belle and Sebastian, che salutano tutti prima di volare in Giappone. In tanti sono qua per toccare con mano il nuovo corso della band, solare ed elettrico come gli ultimi due album, ma praticamente tutti sono venuti per rivivere i pomeriggi piovosi e…

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  • Clap Your Hands Say Yeah,Transilvania, Milano, 22 febbraio 2006

    L’ultima fiaba dell’indie rock ai tempi della Rete (o già penultima?) sbarca in Italia. Esiste ormai una letteratura su come i Clap Your Hands Say Yeah si siano autoprodotti, autopromossi e autodistribuiti attraverso il loro sito web e il tam tam dei blogger, facendo vendere migliaia di copie al loro eponimo album d’esordio senza avere…

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  • Caroliner Rainbow + Lendormin, Rialto S. Ambrogio (Roma) (23 marzo 2005)

    Immaginatevi una corte dei miracoli in procinto di partecipare a una festa di Carnevale. No, meglio, un sabba infernale per freak della West Coast. Macché, siamo ancora lontani: forse una rilettura postmoderna delle mitologie perdute? Mmm, poco soddisfacente…magari un rito animista svolto sotto la tutela di un circo? Ok, ci rinuncio ufficialmente: è praticamente impossibile descrivere a chi non…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010