• The Charlatans, Concerto al Circolo degli Artisti, Roma (30 ottobre 2010)

    [ di Francesco Melis ] Rivedere dal vivo una band che ha pubblicato il suo primo singolo nel 1990 e ritrovarla ancora giovane. La sensazione è che i Charlatans in questo 2010 abbiano preso parte a qualche misteriosa cura rigenerante.

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  • I Cure in Italia e nuovo album a maggio

    Questa è una non-news. Le due date dei Cure in Italia infatti sono sold out (Roma 29 febbraio, Milano 2 marzo) per cui forse fareste anche volentieri a meno che qualcuno vi ricordasse che non siete riusciti a trovare i biglietti. Oppure, se li stringete forte in mano, potreste invece iniziare a pregustarvi insieme a…

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  • dEUS, nuovo album e concerto a Milano

    I dEUS annunciano un concerto in occasione dell’uscita del nuovo album. Il live si terrà l’8 maggio 2008 a Milano, ai Magazzini Generali. La band si è formata nel 1994. La scena di Antwerp, cittadina del Belgio, era abbastanza piccola e ciò comportava una forte incestuosità tra le bands; ogni musicista suonava in diversi gruppi…

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  • Feist: a maggio in Italia e ora nuovo video

    Il nostro Folegati se la vorrebbe portare su un’isola deserta, in molti se l’ascoltano in cameretta o in macchina e non anelano a tanto ma non c’è che dire: Feist fa sognare. In attesa che ognuno realizzi i suoi desideri Feist arriverà a Milano e Roma in concerto, martedì 27 maggio 2008 ai Magazzini Generali…

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  • Marlene Kuntz: “Laiv in laaaav” nei teatri!

    Imperterriti Marlene. L’ex band sonica, ora convertita al verbo della musica italiana di classe, prosegue coerente per la strada intrapresa e porta il sofisticato “Uno” nei teatri. Era ora. Era ormai inevitabile che i Marlene traghettassero la potenza evocativa dei loro ultimi lavori in studio in luoghi belli e colti. Forse sarebbe stato meglio arrivarci…

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  • Gli Swayzak fanno la doppia

    Ultimi botti musicali prima del Capodanno. Due date nell’italico stivale per i londinesi Swayzak: venerdì 28 dicembre al Vox di Nonantola (MO) e il 29 dicembre al Thermos Club di Ancona, occasione per sentirsi dal vivo il loro ultimo album “Some Other Country” (K7!, 2007). Come accade per altre produzioni elettroniche europee, ci viene in…

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  • Bonnie Prince Billy + Howe Gelb, Piazza della Molinella (Faenza) (6 agosto 2005)

    di Daria Pomponio Ispirandosi alla mitica avventura on the road di William Least Heat-Moon, o forse, più direttamente, alle celeberrime vie secondarie tracciate in blu sulle vecchie mappe stradali degli U.S.A., gli organizzatori del festival romagnolo Strade blu. Percorsi nel folk contemporaneo (www.stradeblu.org) hanno dato vita ad una strepitosa seconda edizione. Davvero incredibile la varietà del palinsesto…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010