• PRODIGY (OF MOBB DEEP), H.N.I.C. (Loud Records, 2000)

    Prodigy of Mobb Deep, conoscete i Mobb Deep? Dal Queens, i due di “Murda Muzik” e “Hell on Earth”… Compagni di strada di Nas, inventori di uno stile newyorkese lirico e melodico, e cattivo, ma questa non è una novità. Bene, se non conoscete i Mobb Deep, vi accosterete sereni a questo lavoro. Altrimenti, tremerete.…

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  • XZIBIT, Restless (Loud Records, 2000)

    Xzibit (si legge Exìbit), non era partito male. Faceva parte della Likwit Crew, quella degli Alkaholiks e di Defari per intenderci. E durante quel periodo aveva prodotto due buoni album. Niente di che, ma due album onesti. Le aspettative per questo terzo album però erano ben altre. L’evento capitale nella carriera artistica di Alvin Joiner…

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  • MOP (Mash Out Posse), Warriorz (Loud Records, 2000)

    Mai label fu più attagliata al suo pupillo. La Loud Records e i MOP, l’hardcore e la cattiveria fatta a rap. “Warriorz” è il titolo, e il concetto più delicato dell’intero album. Non dovrebbe stupire, una crew di rapper cattivi e sboccati. L’hardcore poi è stato a lungo il campione del movimento, che si chiamasse…

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  • WU-TANG CLAN, The W (Loud Records/Epic, 2000)

    Lasciatemi declinare la formazione, e niente paura, vivono negli States, lontani lontani. Allora, RZA, GZA, U-God, Masta Killa, Method Man, Raekwon, Ghostface Killah, Inspectah Deck, Cappadonna, e sebbene latitante Ol’ Dirty Bastard. Poco rassicuranti, eh? Ma non ce l’hanno con voi, ormai. Sono rappers miliardari, e poi vivono lontano… E se non ne avete sentito…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010