L’ultimo disco della band americana è al di sotto della loro media.
Il Festival del Covo ed Estragon, che quest’anno si apre ad altre location, riempirà tutto il Maggio bolognese e chiuderà un’ottima stagione dei due live club.
L’eccentrico trio dream-pop nato a Buffalo negli anni ‘80 sarà in Italia per un unico live in cui eseguirà l’amato “Deserter’s Songs” del 1998.
“Ovunque ti colti, sei circondata dal suono di una canzone invernale…guardati ora, anche tu stai volando”. Quali parole potrebbero descrivere meglio la sensazione quasi fisica di nuotare nell’aria che ogni ascolto di questo “The secret migration” provoca? Jonathan Donahue canta queste parole sul pianoforte delicato di “First-time mother’s joy (flying)”, ma si potrebbero adattare perfettamente…
Che i Mercury Rev fossero amanti del cinema si era sempre saputo. Nel corso della loro carriera, hanno sempre cercato di avvicinare la loro musica a questa loro passione. Il loro primo lavoro, risalente agli anni ’80, non a caso era stato registrato su nastro magnetico per film. Stessa sorte tocca a “Deserter’s Songs” registrato…
Alla fine, dopo tre ore di concerto, la cosa migliore rimarrà la scelta dei brani d’accompagnamento durante l’allestimento del palco, con gli Husker Du e soprattutto la meravigliosa “Teen Age Riot” dei Sonic Youth. Poi, per primi, salgono sul palco i Mercury Rev. I sei uomini di Buffalo sfornano una dopo l’altra le canzoni, tutte…
Sono serviti tre anni ai Mercury Rev per scrivere il seguito del disco che all’improvviso ha portato la loro musica in un altro luogo. Come per un romanziere che d’incanto riesca a trovare la propria voce, così i Mercury Rev hanno scovato il senso di tutto in fondo a “Deserter’s Songs” e a quelle atmosfere…