• MASSIMO VOLUME, Bologna nov. 2008 (Mescal / EMI, 2009)

    Ho quasi trent’anni, e mi accorgo di iniziare a fare discorsi da vecchio. Quando avrò 80 anni (sempre se…), sarò un vecchio sentimentale, di quelli ai quali vengono i lucciconi ogni volta che uno sguardo, un vestito, una luce riporterà in mente qualcosa della loro vita da giovane. La mia unghia taglia, affamata, la plastica…

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  • MARCO PARENTE, Neve Ridens un giorno + Il rumore dei libri (2 DVD, Mescal / EMI, 2006)

    Manco fosse una piccola Björk, con la sua particolare bulimia da pubblicazione, negli ultimi due anni Marco Parente ha testimoniato in molti modi il grosso salto fatto fare alla sua arte: due dischi gemelli, uno spettacolo basato su un immenso archivio di reading di scrittori dimenticati e, infine, un doppio DVD a testimoniare un periodo…

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  • CISCO, La lunga notte (Mescal / Audioglobe, 2006)

    Strano il viaggio di Cisco. All’inizio, quando i Modena City Ramblers andavano “in gir par la montagna e par la basa ad oc sbaré”, era il 1994, condivideva il microfono con la voce corposa di Alberto Morselli, e tra l’altro era stato reclutato dagli MCR per caso, una sera in un locale carpigiano, dopo essere…

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  • FIAMMA FUMANA, Onda (Mescal / Sony, 2006)

    Non capisco. Sarà un mio limite, o forse mi faccio troppe domande, ma non capisco. Che senso ha cambiare cantante per poi scegliere una nuova vocalist con lo stesso identico timbro, lo stesso piglio, lo stesso ricadere nelle identiche modulazioni? E ancora: che senso ha mantenere il nome della band, quando questo nome si doveva…

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  • MARCO PARENTE, Neve Ridens pt.2 (Mescal / Sony, 2006)

    Dopo pochi mesi, il quadro si completa: “Neve ridens” è finalmente un’opera intera, compiuta, come due facce dello stesso specchio che riflettono immagini differenti. Introduzione enigmatica? Sì, e non è un caso: tra i due dischi ci sono continui giochi di specchi, rimandi testuali e di frammenti sonori, parole che rimbalzano nelle frasi come piccole…

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  • AFTERHOURS, Ballads For Little Hyenas (Mescal / One Little Indian, 2006)

    Non perderò molto tempo a descrivere la musica presente in “Ballads for Little Hyenas”, visto che tutto quello che devo fare è rimandarvi alla recensione che fu redatta al momento dell’uscita, l’anno scorso, di “Ballate per piccole iene”: tutto ciò che ascolterete in questo disco infatti non è altro che la versione inglese dei brani…

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  • CESARE BASILE, Hellequin Song (Mescal / Sony, 2006)

    Hellequin è un demone. Vaga per i campi di battaglia alla ricerca dei cadaveri più valorosi, per farli combattere con sé per l’eternità. Predestinazione, sconfitta, amore, morte, violenza: c’è tutto questo nella vita, e anche nelle canzoni di Cesare Basile che, passo dopo passo, si avvicina sempre più alla propria visione del blues. Ancora meno…

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  • JOHN PARISH, Once Upon A Little Time (Mescal / Sony, 2005)

    Le cronache rock si ricorderanno di John Parish per la sua principale e redditizia attività di produttore artistico per musicisti assai stimati come Polly Jean Harvey, Eels e Sparklehorse. Ultimamente però, il canuto inglese ha trovato una nuova giovinezza nelle verdi valli del Belpaese: negli ultimi due anni ha lavorato con Cesare Basile (sia “Gran…

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  • MARCO PARENTE, Neve Ridens (Mescal / Sony, 2005)

    La musica di Marco Parente assomiglia sempre più a un quadro surrealista: accosta colori e parole che sembrano non avere senso comune, ma possiedono bellezza e verità che sono nascoste solo agli occhi meno attenti. E c’è un’immagine più forte di altre che lo stesso artista usa in una canzone, per descrivere la sua musica:…

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  • N.A.M.B., N.A.M.B. (Mescal / Sony, 2005)

    Acronimo dal significato che si perde nelle menti di coloro che (inutilmente) si cimentano nella risoluzione dell’enigma, N.A.M.B. nasconde tra le sue lettere un’immagine sonora nitida e stimolante, tutt’altro che trascurabile. In realtà, i torinesi Davide Tomat (voce, chitarra e programmazione), Canna (chitarra), Branco (basso, stick e pianoforte) ed Andrea Ghio (batteria), quest’immagine la costruiscono…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010