• AFTERHOURS, Ballate per piccole iene (Mescal, 2005)

    C’è un punto fondamentale per comprendere in pieno l’ascolto di un album come “Ballate per piccole iene”: il quinto album in studio di Manuel Agnelli e compagnia da quando hanno scelto l’idioma della madre patria per i loro testi è la conferma di quanto già supposto dopo l’uscita di “Quello che non c’è”. Gli Afterhours…

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  • MODENA CITY RAMBLERS, Appunti Partigiani (Mescal / Sony, 2005)

    Non capita poi così spesso di poter ragionare su un album partendo dalla storia del proprio paese: si dice che l’italiano medio ha molta poca memoria storica, e sembrerebbe vero a giudicare dai vergognosi striscioni che compaiono settimanalmente sugli spalti dei nostri stadi di calcio (anche se la nuova legge sportiva, dopo il mastodontico “Roma…

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  • PERTURBAZIONE, Canzoni allo specchio (Mescal / Sony, 2005)

    Non scopro certo una novità, se scrivo che nel circuito indie essere snob è una specie di obbligo. Bisogna denigrare certe cose, correre dietro alle ultime mode dell’NME, essere aggiornati sull’ennesima meteora inglese…ascoltare indie rock è una gran fatica. Perdonatemi, allora, se mi tengo ben stretto un gruppo come i Perturbazione. Ho un debole per…

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  • MAMBASSA, Mambassa (Mescal / Sony, 2004)

    Il quarto disco dei braidesi Mambassa suona come un perfetto riassunto di quanto la band ha fatto finora: timidi ricordi soul, rock ora più morbido ora più tirato, fino al muro di malinconia della maggior parte di queste canzoni. Che il gruppo sia maturato moltissimo è indiscutibile, ma c’è qualcosa che non funziona in queste…

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  • AFTERHOURS, Gioia e rivoluzione (CDS, Mescal / Sony, 2004)

    Tempo di sconvolgimenti, in casa Mescal: il lancio internazionale di Cristina Donà, i Subsonica che abbandonano la casa madre e firmano per una major, l’ingresso in scuderia dei miei adorati Perturbazione, il ritorno dei Mambassa non privo di ambizioni internazionali e, infine, gli Afterhours che si danno al cinema. Alla Mostra del Cinema di Venezia…

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  • CRISTINA DONA’, Cristina Donà (Mescal/Sony, 2004)

    È strano sentire parlare tutti di Cristina Donà, dopo che per anni è rimasta un culto per pochi. Ora vedi ovunque la sua faccia spigolosa, chiunque ne parla come della punta di diamante della nostra scena musicale, ora che la sua musica viene fatta conoscere in tutto il mondo, attraverso la Rykodisc. Si può parlare…

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  • FIAMMA FUMANA, Home (Mescal / Sony, 2004)

    Sono abituato a pensare agli USA come ad un grande omogeneizzatore culturale, a una forza simil-coloniale che tende a rendere marginali le sottoculture o le tradizioni lontane; strano, allora, che questo “Home”, secondo disco dei Fiamma Fumana, sia uscito negli Stati Uniti da un anno, grazie all’etichetta Omnium, e che trovi distribuzione in Italia solo…

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  • MOTEL CONNECTION, A/R Andata + ritorno (Mescal / Sony, 2004)

    Andata e ritorno. Andata, in un viaggio trasversale d’esplorazione tra generi che, fino allo scorso decennio, parevano avere ben poche zone franche di contatto e contaminazione… almeno ufficialmente. Ritorno, con una valigia dove i ricordi e le impressioni sonore di questi panorami musicali tornano alla vita in undici tracce. Per la precisione, quelle che accompagnano…

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  • SUSHI VS. MADASKI, dDt (Mescal / Sony, 2004)

    Un rapporto deciso nell’ombra, e diventato reale sui palchi, quello tra i Sushi e Madaski. I primi portano avanti il loro pop venato di scuro già contenuto nel loro “Un mondo terribilmente volgare”, mentre Mada li aiuta ad arrivare a destinazione, propenso com’è ad immergersi in un plumbeo mondo electrodark, non appena riesce a svicolarsi…

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  • SUSHI VS MADASKI, dDt (Mescal / Sony, 2004)

    Un rapporto deciso nell’ombra, e diventato reale sui palchi, quello tra i Sushi e Madaski. I primi portano avanti il loro pop venato di scuro già contenuto nel loro “Un mondo terribilmente volgare”, mentre Mada li aiuta ad arrivare a destinazione, propenso com’è ad immergersi in un plumbeo mondo electrodark, non appena riesce a svicolarsi…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010