• LUCAMOR, Mistic turistic / Moleskine ballads (Mescal / Sony, 2004)

    Chatwin distingueva turisti e viaggiatori. I primi, tutti villaggi turistici, aquagym, risvegli muscolari forzati, ombrelloni, famiglie petulanti, serate animate baila baila baila eh. I secondi, quelli che vogliono portare a casa qualcosa di più reale di un souvenir: sensazioni, rumori, gli odori delle strade. Chi appartiene alla seconda categoria, e magari è abituato a viaggiare…

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  • BREAKFAST, Ordinary Heroes (Mescal / Sony, 2004)

    Se un album andasse giudicato solo dalla cartella stampa, questo “Ordinary heroes”, seconda prova del duo italo-australiano Breakfast, andrebbe preso e lanciato dalla finestra. Ve ne trascrivo un pezzetto: “L’eroe, quello vero, non si riconosce negli stili di vita che troppo spesso i media esaltano. L’eroe è l’uomo semplice, l’uomo qualunque, ordinario rispetto al lirismo…

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  • MARCO PARENTE E MILLENIUM BUGS’ ORCHESTRA, L’attuale jungla (Mescal / Sony, 2004)

    Eccolo qua, finalmente, il live di Marco Parente con una big band. Registrato durante tre concerti tenuti durante l’estate 2003, “L’attuale jungla” è una testimonianza fedele di quello che durante lo scorso anno ho visto accadere per ben due volte, con il cantante napoletano sul palco: dove tutti o quasi si fanno attirare dall'(ab)uso degli…

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  • CRISTINA DONA’, Triathlon EP (Mescal / Sony, 2003)

    Condivido pienamente l’opinione di Cristina Donà a proposito di “Triathlon” (si veda l’intervista rilasciata a Kalporz a Febbraio): certamente non è la migliore canzone di “Dove sei tu”. È fuorviante, non ha la minima connessione con le sonorità del disco da cui è tratto, è poco più di un gioco. Un esperimento con l’elettronica, ecco;…

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  • CESARE BASILE, Gran calavera elettrica (Mescal / Sony, 2003)

    Ci sono giorni dove il cielo è buio, la pioggia tarda a cadere ma tu sai comunque che arriverà, e che niente potrà squarciare le nuvole. Ecco, questo disco assomiglia a quei cieli. Questo è il suono che hai in testa quando ti rendi conto che tutto va male, e che non puoi essere consolato.…

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  • ESTRA, A conficcarsi in carne d’amore (Mescal/Sony, 2003)

    Niente di meglio di un doppio live per riscattare la prova mediocre e non all’altezza offerta un paio d’anni fa con “Tunnel supermarket”: gli Estra si riconsegnano al loro pubblico al massimo della forma, con un ritratto potente ed elettrico di una delle migliori live band della nostra scena rock. Ventotto canzoni tiratissime, dove anche…

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  • MARCO PARENTE, Pillole buone (EP, Mescal/Sony, 2003)

    Sono sorpreso. Molto sorpreso. Lo davano prossimo alla pubblicazione di un live accompagnato da una big band, e invece mi trovo tra le mani il progetto più estremo realizzato finora da Marco Parente. Per carità, l’idea di un disco di remix di materiale già edito non è certamente nuova, ma non è questo il punto:…

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  • GARBO, Migliaia di rose (Mescal/Sony, 2003)

    E’ un EP a segnare il ritorno discografico di Garbo, a gettare ancora un po’ di luce su “Blu”, uscito lo scorso anno; ed è proprio da questo disco che è tratto il suo ultimo singolo, “Migliaia di rose”, una fluida e battente melodia wave su un testo-sciarada; il piatto forte dell’EP, però, sta nei…

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  • CRISTINA DONA’, Dove sei tu (Mescal/Sony, 2003)

    “Ho riempito d’oro il giardino/ perché tu vedessi/ chiaramente dov’è il cammino/ e/ quanti sono i passi”: è così che Cristina Donà sussurra all’ascoltatore l’elegante invito ad entrare nel suo mondo, e a scoprire le sue nuove creature. Ammaliati, è impossibile resistere, ma il primo impatto con “Dove sei tu” disorienta, stordisce, quasi come se…

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  • SUBSONICA, Controllo del livello di rombo (Mescal, 2003)

    Dite un po’, se doveste creare la storia di una band che dal grigiore di una città industriale si proietta verso fiori e riflettori del Festival per antonomasia, cosa scrivereste dopo un sentiero che si snoda tra i battiti elettronici di tre album ed una costellazione di date sold-out? Se la risposta che vi state…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010