• [Video] Mogwai, “Mexican Grand Prix”

    Ecco il video di “Mexican Grand Prix”, dall’album “Hardcore Will Never Die But You Will” (2011).

    Read More

  • MOGWAI, “Hardcore Will Never Die, But You Will” (Rock Action Records, 2011)

    [ di Piero Merola ] Al di là di qualche etereo rigurgito da “Come On Die Young” con tanto di arpeggi spettrali e marziali esplosioni di chitarre, i Mogwai la fanno breve. E sempre e comunque a modo loro. Solo due brani stupiscono fino in fondo per trovate compositive sui-generis.

    Read More

  • MOGWAI, “Special Moves” (Rock Action, 2010)

    [ di Stefania Italiano ] Vero primo live ufficiale dei Mogwai: un’evidente collection della carriera dei nostri scozzesi, una linea tracciata sulla sabbia per fermarsi a guardare indietro alla propria produzione prodemente perseguita, e avanti a quello che verrà, in attesa di una nuova era.

    Read More

  • MOGWAI, The Hawk Is Howling (Wall Of Sound / PIAS, 2008)

    Ci bastava “Mr.Beast” e invece no. Dopo soli due anni dall’ottimo album con cui – accorciando tempi e passaggi nelle peculiari suite – avevano scacciato i primi sentori di un certo manierismo minacciosamente apparsi nel precedente lavoro, nel sesto inatteso lp della carriera gli highlander del post-rock in un certo senso stupiscono ancora, ritornando al…

    Read More

  • Paolo Bardelli Awards 2006

    I MIGLIORI DISCHI 2006, ANCHE SE NULLA DI CHE… MOGWAI, “Mr Beast” I Mogwai stranamente concreti e meno impalpabili, con le idee ben definite in testa. BELLE AND SEBASTIAN, “The Life Pursuit” Basta tafazzarsi i maroni. Ascoltiamoci un po’ di “The Life Pursuit” e stravacchiamoci il cervello. Che torna il sorriso. ARCTIC MONKEYS, “Whatever People…”…

    Read More

  • MOGWAI, Estragon, Bologna, 6 settembre 2006

    Due cose hanno impressionato del concerto dei Mogwai a Bologna: 1. la piadina cruda presa allo stand per riparare al buco di stomaco del capo Kalporz; 2. il prezzo del biglietto del parcheggio non custodito su Via Stalingrado, euro 3,50. Per un tale prezzo mi aspettavo che al ritorno me l’avessero anche lavata, la macchina,…

    Read More

  • Spaziale Festival 2006 (Torino) (29 giugno – 2 luglio 2006)

    Non mi piace particolarmente la parte del gufo. Se l’anno scorso ho messo in discussione l’esistenza di Spaziale Festival era solo per la depressione degli addetti ai lavori e dei “dietro le quinte” nei confronti di una risposta del pubblico miseranda, se paragonata al sempre ottimo cartellone. Mi sbagliavo e sono felice per questo. Nonostante anche…

    Read More

  • MOGWAI, Mr. Beast (Matador / Self, 2006)

    Il post-rock. Non fosse mai nato. Anzi: e se non fosse mai nato? La critica musicopeta (non nel senso che gravita attorno alla musica ma che scoreggia sentenze e classificazioni) ne partorisce a bizzeffe di questi assiomi, infide scorciatoie che puntano ad un tipo d’informazione piuttosto diffuso ultimamente, fatto di semplificazioni e impoverimento dei concetti.…

    Read More

  • MOGWAI, Government Commissions (BBC Sessions: 1996-2003) (Pias/BBC/Rock Action, 2005)

    La musica underground degli anni ’90 è stata caratterizzata dal post-rock, un genere che ci ha regalato lavori fantastici ad opera di formazioni che sono entrate oramai nel culto (una su tutti: Slint) ma dal respiro abbastanza corto. Sì perché l’afflato dell’urgenza comunicativa che i gruppi del genere esprimevano attraverso gli arpeggi strumentali e le…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010