• [#tbt] Canzoni vendute

    Riflettiamo un attimo sulle vecchie glorie del rock, che vendono i loro cataloghi di canzoni

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  • La Top 7 della settimana (#3, 2021)

    Settimana non ricca di uscite come la precedente, ma con 7 punti degni di segnalazione: 7. Il nuovo album dei Kiwi Jr. 6. Weezer – “All My Favourite Songs”. 5. Tornano gli Yung con un nuovo disco. 4. I Black Pumas live da Colbert. 3. Il ritorno della prima formazione dei Melvins. 2. Fontaines D.C.…

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  • Matteo Maioli Awards 2020

    TOP 75 ALBUM Ispirandomi alla review di Uncut ho scelto settantacinque titoli. Questo perchè, in assenza di concerti e festival, nel 2020 si è ascoltata (ed è stata prodotta) molta più musica in supporto fisico: esemplari le tre pubblicazioni di Malcolm Catto degli Heliocentrics e i due album dei Sault usciti nel giro di pochi…

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  • La Top 7 della settimana (#37, 2020)

    Ripartiamo con slancio in questo settembre con le nostre top 7 settimanali.

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  • NEIL YOUNG, “Homegrown” (Reprise,2020)

    “Avrei dovuto pubblicarlo un paio di anni dopo Harvest, era il lato triste di una storia d’amore, il danno fatto, il cuore spezzato, semplicemente non potevo ascoltarle, ma avrei dovuto condividerle, sono belle. Qualche volta la vita fa male, sapete quello che voglio dire“. Così Neil Young annunciava nell’estate del 2019 la decisione di pubblicare…

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  • [#tbt] Bentornati nel 197x

    Di questi giorni sono le uscite di due album che certo non faranno la storia ma ne faranno sicuramente parte. Due lavori usciti per motivi diversi, uno come una tessera di un puttzle perduta molti anni fa, lasciata da parte per far posto ad altre urgenze, l’altra per continuare un percorso che si trascina da…

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  • La Top 7 della settimana (#48, 2019)

    7) Il lost album di Neil Young: “Homegrown” L’annuncio arriva attraverso un video pubblicato su Neil Young Archives. Lo storico produttore John Hanlon è alle prese con il mastering completamente analogico della bobina di “Homegrown”, album che nel 1975 avrebbe dovuto vedere luce tra “On the beach “ e “Tonight’s the night”. Nella tracklist alcuni…

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  • BBV No. 41: NEIL YOUNG & CRAZY HORSE, “Colorado” (Reprise, 2019)

    “Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo,” dico con convinzione dopo la serie di pubblicazioni negli ultimi anni in cui Neil Young si è accompagnato ai Promise Of The Real, il gruppo capitanato dai figli del buon vecchio Willie Nelson che gli fa da spalla sin dalle lavorazioni del disco “The Monsanto…

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  • Teho Teardo e Blixa Bargeld: nuovo EP, ecco la cover di “Hey Hey My My” di Neil Young

    È una splendida e sorprendente cover della storica canzone di Neil Young – “Hey Hey My My (Into The Black)”- il primo estratto dal nuovo EP “Fall” prodotto da Teho Teardo e Blixa Bargeld. I due artisti, da tempo amici oltre che colleghi, hanno infatti pronto un nuovo lavoro, che si può acquistare già da…

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  • [#tbt] Thom Yorke, un folletto al Bridge School Benefit

    L’esibizione del cantante dei Radiohead del 2002 fu memorabile ed emozionante.

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010