• The Warlocks, una catarsi elettrica per affrontare il dolore

    The Warlocks + Dion Lunadon, Bronson Club, 16 Novembre 2023 Quando i drammatici eventi degli ultimi mesi si riflettono nell’arte di chi ha a disposizione una chitarra, e un microfono, per esprimere la propria tristezza e insoddisfazione. “Piangiamo e balliamo“, leggo scritto entrando al Bronson in una tela verde affissa sopra al Bar. Mentre Dion…

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  • [#tbt] E se fosse “A Northern Soul” l’album migliore dei Verve?

    “Modern, urban, tortured psychedelic soul. A wall of noise, a sea of anguish, a masterpiece. On a hillside somewhere in the distance a man screams his desolation at the sky and curses his birth, overcome with fear that this emptiness may be all he can ever know. This record is his scream” Nick Southall, Stylus…

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  • BRAINBLOODVOLUME No. 43

    Su BBV recuperiamo alcuni dischi psichedelici importanti di fine 2019.

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  • BBV No. 42: SWANS, “Leaving Meaning” (Young God / Mute, 2019)

    Si apre con questo disco ufficialmente una nuova pagina nella lunga storia degli Swans e della carriera professionale di Michael Gira dopo la fine di quell’epoca che va dal 2010 al 2017 e che alla pari del decennio precedente, gli ha regalato gloria e riconoscimenti. La rivoluzione qui si compie definitivamente con l’assunzione da parte…

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  • BBV No. 41: NEIL YOUNG & CRAZY HORSE, “Colorado” (Reprise, 2019)

    “Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo,” dico con convinzione dopo la serie di pubblicazioni negli ultimi anni in cui Neil Young si è accompagnato ai Promise Of The Real, il gruppo capitanato dai figli del buon vecchio Willie Nelson che gli fa da spalla sin dalle lavorazioni del disco “The Monsanto…

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  • BRAINBLOODVOLUME No. 37

    Cinque dischi di musica psichedelica, cinque.

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  • BRAINBLOODVOLUME No. 35

      Cinque dischi di musica psichedelica, cinque. THE UNDERGROUND YOUTH, “Montage Images Of Lust & Fear” (Fuzz Club Records, 2019) Nessun gruppo come The Underground Youth rappresenta in pieno quello che significa Fuzz Club Records. Fedelissimi alla linea sin dal 2012, anno di debutto della stessa label, negli ultimi due anni il gruppo di Craig…

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  • BBV no. 34: L’ÉPÉE, “Diabolique” (A Recordings, 2019)

    Aspettavo l’uscita di questo album da mesi: considero Anton Newcombe un genio musicale e amo i Brian Jonestown Massacre e mi piacciono pure i Liminanas, un gruppo che seguo sin dagli esordi e che ho visto dal vivo due-tre volte. Mi hanno sempre entusiasmato e sono sicuramente uno dei gruppi della scena neo-psichedelica europea più…

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  • BRAINBLOODVOLUME No. 33

    Cinque dischi di musica psichedelica, cinque. THE KUNDALINI GENIE, “It’s All In Your Head” (Captain Bee Fart Records/Little Cloud Records, 2019) Dopo “Reverberation” e “You Are The Resurrection”, Robbie Wilson trova finalmente la formula vincente per il sound del suo progetto, The Kundalini Genie, e con “It’s All In Your Head” realizza un disco dal…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010