• MERCURY REV, The Secret Migration (V2, 2005)

    “Ovunque ti colti, sei circondata dal suono di una canzone invernale…guardati ora, anche tu stai volando”. Quali parole potrebbero descrivere meglio la sensazione quasi fisica di nuotare nell’aria che ogni ascolto di questo “The secret migration” provoca? Jonathan Donahue canta queste parole sul pianoforte delicato di “First-time mother’s joy (flying)”, ma si potrebbero adattare perfettamente…

    Read More

  • ARTEMOLTOBUFFA, Stanotte|Stamattina (Aiuola, 2004)

    Più passano gli anni, più diventa difficile parlare dei dischi italiani. Sarà perché alla fine ci si conosce tutti e non si vuole offendere determinata gente… sarà perché le uscite sono tante, i dischi ascoltati sono tanti (troppi) e le parole scritte e da scrivere sono interminabili. Probabilmente sarà anche per altro, ma ammettiamo la…

    Read More

  • BUGO, Golia e Melchiorre (2CD, Universal, 2004)

    “Carla è un tipo che/parla e dice che/questo alimento no, non fa per me”: così prende vita il quarto album in studio di Bugo, il secondo da quando ha abbandonato il binomio indipendente Bar La Muerte/Wallace per accasarsi con la Universal. La prima sensazione che si prova all’ascolto di questo doppio lavoro “Golia e Melchiorre”…

    Read More

  • AA.VV., DFA Compilation #2 (EMI, 2004)

    Un oggetto di culto per molto tempo a venire vive sulla sottile linea di confine tra epoche, stili e ipotesi etiche.

    Read More

  • ANTONY AND THE JOHNSONS, I Am A Bird Now (Secretly Canadian, 2005)

    Può una voce aliena, talmente originale e difficile da catalogare da apparire virtuale e sintetica, rappresentare la memoria storica e il calore di un secolo di musica americana? Può un personaggio bizzarro e assolutamente fuori da qualsiasi cliché ergersi a simbolo della classicità? Sì, se l’oggetto del contenzioso si rivela essere Antony. Come al solito…

    Read More

  • EDWOOD, Like A Movement (Fosbury / Audioglobe, 2004)

    Diversi fiumi sonori confluiscono nel lago delle canzoni di questo “Like a movement”, esordio discografico degli Edwood: da una parte le suadenti strutture del post-rock, le sue progressioni morbide e Ie chitarre dense di vaghi ricordi shoegaze; dall’altra le melodie geometriche miste a microscopiche interferenze digitali di certo pop mitteleuropeo. Una sintesi eccellente raggiunta in…

    Read More

  • A FILETTA, Una tarra ci hè (Olivi Music, 1994)

    A qualche decina di chilometri dalle coste toscane, geograficamente ben più vicina al centro dell’Europa e al cuore dell’Italia terziario-industriale di quanto lo siano Sardegna e Sicilia, si erge dal mare un mistero chiamato Corsica. Un’isola, l’isola. Generalmente dimenticata. La sua immagine è sovente cancellata dalle cartine delle previsioni del tempo italiane, in quelle francesi…

    Read More

  • THE PINK MOUNTAINTOPS, The Pink Mountaintops (Jagjaguwar, 2004)

    Se dovessi essere costretto a trovare una qualifica specifica per la musica sprigionata dall’esordio dei Pink Mountaintops direi che si tratta di un album indolente. Il termine non è da ricercare nel dipanarsi delle trame sonore, quanto nel vero e proprio mood in cui questi ragazzi sembrano completamente immersi. L’ascolto del primo brano nel quale…

    Read More

  • INTERPOL, “Antics” (Labels, 2004)

    Stordito e ondivago, ma non prevedibile: il secondo album di una band con un’anima profondamente personale.

    Read More

  • AMON DÜÜL II, Phallus Dei (Liberty Records, 1969)

    Che il Kraut-Rock, sigla usata per identificare il rock di matrice teutonica venuto alla luce tra gli ultimi singulti degli anni ’60 e i primi vagiti del decennio successivo, risulti essere a un trentennio di distanza una delle avventure musicali più seminali è oramai punto fermo acquisito e metabolizzato da buona parte della critica –…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010