Subito dopo la pubblicazione di “Idlewild South”, secondo album della band di Macon, Duane Allman aveva dichiarato di sentirsi frustrato per l’impossibilità, sua e degli altri, di esprimere in studio ciò che normalmente si riusciva a tirar fuori nelle performance dal vivo, già allora indiscusso punto di forza del gruppo, aggiungendo questa postilla: “Il nostro…
E’ bizzarro come un mondo abituato a bruciare tutto in fretta come quello del rock inglese, si sia trovato ad attendere, quasi rappresentasse la propria salvezza, il nuovo disco di Morrisey. Suona come uno scherzo del destino, una vendetta per aver accolto troppo spesso con sufficienza i dischi del Nostro. Conoscendolo, viene da pensare che…
La più grande sorpresa del 2004 passa dalla Grande Mela. New York, ventre e culla per il rock da trenta e passa anni a questa parte, è la città della palingenesi per eccellenza: capace di rigenerare il proprio suono mantenendo intatta la natura stressante e catartica propria di una megalopoli (quello che si sta apprestando…
Michael Gira è l’angelo di luce che una volta, ancora di carne, appariva sotto le sembianze di un cigno. In ogni caso parliamo di una figura alata, capace di attraversare venti anni di musica senza mai farsi abbindolare da quel mostro ghignante chiamato comunemente commercio. “Everything is Good Here/Please Come Home”, sua ultima fatica, ne…
“Echoes” è uno di quei dischi nati per dividere. Un capolavoro annunciato, come hanno annunciato le voci circolate prima della sua uscita, un album in grado di fondere, finalmente, tensione rock e ritmiche dance, un po’ come avevano fatto in un altro contesto i Primal Scream di “Screamedelica”. Dopo l’uscita “Echoes” ha ricevuto sì critiche…
“Uh huh her” brucia come una ferita, ma incanta come un diamante grezzo.
Con “Mount Eerie” Phil Elvrum si è decisamente avvicinato alla composizione perfetta: ora, a distanza di un anno, esce questo live registrato in un fine settimana nella terra del sol levante. Ed è la dimostrazione che la genialità di quest’uomo è tutt’altro che esaurita. Tanto per cominciare a dispetto della nozione classica di esibizione dal…
Il Brit-Pop è stato, nel suo asimmetrico sviluppo critico, uno dei simboli musicali più facilmente circoscrivibili e marcati degli anni novanta. E questo fin dalla sua stessa, indistinguibile definizione: questa crasi sloganistica che mantiene al suo interno la connotazione geografica e quella più peculiarmente sonora segnerà un solco profondo nello sviluppo successivo della musica leggera.…
Ironico. Violento. Malinconico. Leggero. “L’irréparable”, terzo album sulla lunga distanza del Gatto, racchiude una serie di istantanee, di fotografie da diverse angolazioni, su un unico soggetto: l’amore. Incasellati più per dovere di catalogazione che per reale attinenza nel calderone post, il trio torinese va, con queste dodici canzoni, decisamente oltre, e per farlo si allarga…
Il suono elettrico e il look indie-casual sono durati lo spazio di un album – “Regeneration” – peraltro bellissimo. L’ego ipertrofico di Neil Hannon ha ripreso il sopravvento, facendogli rivestire gli amati panni di inguaribile dandy. La vita tipica da rockstar con gruppo fisso al seguito è parsa in fretta noiosa e avvilente agli occhi…