• THE TWILIGHT SINGERS, Blackberry Belle (One Little Indian, 2003)

    Per gli amanti degli Afghan Whighs di Gred Dulli è tempo di rallegrarsi. I dubbi lasciati dal disco di esordio dei Twilight Singers vengono spazzati via da “Blackberry Belle”. Vi si trovano tutti gli ingredienti che hanno fatto di Greg Dulli una delle migliori voci del rock indipendente americano. L’amore viscerale per il soul e…

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  • VAN DYKE PARKS, Song Cycle (Sundazed, 1968)

    Van Dyke Parks è una figura fondamentale della scena pop statunitense degli anni ’60: celebre soprattutto per aver collaborato con Brian Wilson e i Beach Boys a “Smile” l’album mai nato, perduto, la perla nascosta di quel decennio – si parla da tempo di una sua stampa, chissà se arriverà mai -, il musicista di…

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  • ISOBEL CAMPBELL, Amorino (Snowstorm, 2003)

    Un momento di svolta per Isobel Campbell, che si è lasciata alle spalle tanto i vecchi compagni di Belle & Sebastian quanto il nome Gentle Waves con cui aveva battezzato i precedenti lavori solisti. Una svolta segnata anche dalla musica di questo strano disco intitolato “Amorino”, sempre lieve e delicata, eppure più vicina a Jobim…

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  • HOGWASH, AtomBombProofHeart (Urtovox, 2003)

    La vicenda dell’Albino Leffe, la seconda squadra di Bergamo arrivata fino alla serie B, è stata una delle poche sorprese incoraggianti del nostro calcio. Da Leffe, uno dei due paesi che vanta la paternità della squadra orobica, arrivano proprio gli Hogwash. E sarà l’aria quieta e rilassante della provincia o qualche altro segreto, fatto sta…

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  • THE STROKES, Room On Fire (RCA, 2003)

    Ecco il tanto sospirato secondo album degli Strokes. Chi li ha amati per il folgorante esordio “Is This It”, dopo aver ascoltato queste tracce vedrà rafforzate le proprie convinzioni. Gli Strokes suonano diretti ed essenziali come sempre, concisi, trentatre minuti per undici canzoni, come deve essere il rock’n’roll. Il loro fascino è sempre intatto, la…

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  • LECREVISSE, (due.) (Jestrai / Venus, 2003)

    Un suono di fuochi artificiali lontani, o forse solo il rumore, leggero come un sospiro, di una puntina del giradischi che si appoggia sul vinile, apre un disco bellissimo, per il quale è davvero difficile trovare definizioni: vogliamo rifugiarci dentro il termine psichedelia, per parlare di questo secondo disco dei Lecrevisse? Potremmo, certo, ma non…

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  • BELLE AND SEBASTIAN, Dear Catastrophe Waitress (Rough Trade, 2003)

    Nonostante tutto, Belle & Sebastian si sono rialzati. Perché a dispetto di qualche passo falso degli ultimi dischi che già ci aveva allarmato, a dispetto di un produttore imbarazzante come Trevor Horn, lo stesso delle Tatu per intenderci, a dispetto dell’abbandono della fascinosa Isobel Campbell, “Dear Catastrophe Waitress” è un disco riuscito. E’ vero che…

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  • WIRE, Send (Pink Flag, 2003)

    Il 2003 è stato segnato da parecchi ritorni sulle scene, autori dati per morti o quasi sono riemersi dall’aura mitica nella quale erano sprofondati e hanno ripreso in mano gli strumenti. E’ stata la volta dei Kraftwerk, usciti da un esilio che perdurava – per lavori sulla lunga distanza – dal lontano 1986, di Robert…

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  • CARAVAN, In The Land Of Grey And Pink (Deram, 1971)

    Anno Domini 1971: reduci dal bel risultato di “If I Could Do It All Over Again, I’d Do It All Over You”, uno degli album di fondazione del Canterbury-sound, i Caravan perfezionano ulteriormente lo stile dando alla luce uno dei grandi classici del progressive, capolavoro di ibridazione tra folk, jazz e pop. La rosata copertina…

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  • MICROPHONES, Mount Eerie (K Records, 2003)

    Ipotesi: Phil Elvrum è un genio, di quelli con la G, la E, la N, la I e la O maiuscole. Tesi: Appena due anni fa, all’uscita di “The Glow Pt. 2” si era inserito il suo nome in un’ipotetica scuola di pensiero che cercava nuove vie di fuga per l’acustica. “The Glow Pt. 2”…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010