Gli Oneida sono un quartetto di New York, e questo “Each One Teach One” è il loro quarto lavoro, diviso in due cd. Il primo cd è composto solo da due pezzi, “Sheets of Easter” e “Antibiotics”, per la durata totale di mezz’ora di musica; mezz’ora di grandissima musica. Due parole mormorate ed ecco partire…
Come ci rivelano le note della Fosbury, Paul+Paula sono quattro ragazzi di Verbania che amano il portoghese, e per questo hanno deciso di chiamare il loro esordio col bizzarro titolo “Fotografei Voce na Minha Rolleyflex”, cantano in inglese e suonano canzoni sghembe. Nel senso che i brani non finiscono mai come ti aspetti e anche…
Non c’è da stupirsi che “Days Before The Day” sia un disco così riuscito. Gli Yuppie Flu sono da tempo uno dei migliori gruppi indie italiani e che stessero vivendo un momento di grazia lo si era già intuito dalla bellissima versione di “Give It a Day” che avevano inciso per il tributo ai Pavement.…
Oramai consacrati a livello internazionale grazie a due album come “Autobahn” e “Radio-Activity” – dove per la prima volta cantano in inglese -, sospesi in un limbo indistinto nel quale convivono senza problemi un’avanguardia sonora chiaramente debitrice delle sperimentazioni di John Cage, metallici rintocchi industriali e fruibili melodie techno-pop, i Kraftwerk mettono le mani su…
Il ritorno di Chan Marshall, in arte Cat Power, arriva cinque anni dopo “Moon Pix”, l’ultimo disco che conteneva canzoni scritte di suo pugno. In mezzo c’era stato “The Covers Record”, che come si intuisce dal il titolo conteneva le sue interpretazioni di brani firmati da Bob Dylan, Rolling Stones, Smog e tanti altri. C’era…
Sette anni dopo quello che sembrava essere stato l’ultimo atto della sua esistenza, nel 1981 il Re Cremisi di Robert Fripp torna in attività. E lo fa in maniera eclatante, proponendo una musica – manco a dirlo – nuova di zecca, che vede accentuata in modo impressionante la componente ritmica. Per certi versi, la direzione…
Il ritorno di Will Oldham porta ancora la firma di Bonnie Prince Billy, un appellativo a cui sembra essersi affezionato dopo aver via via abbandonato i vari Palace, Palace Brothers, Palace Music, oltre al proprio vero nome. Sulla copertina del nuovo capitolo di una discografia ormai corposa, campeggia il suo viso che, coperto da una…
Da una band che ha inventato un genere, e che è entrata nella storia della musica, ci si aspetta un capolavoro ad ogni passo: tali erano stati “Blue lines”, “Protection” ed il cupo “Mezzanine”, e va subito detto, a scanso di equivoci, che anche questo “100th window” è un disco straordinario. Cinque anni di silenzio,…
Sotto il nome Velvet Underground agirono, sicuramente, menti geniali, capaci di dimostrare la loro grandezza anche alla fine dell’esperienza comune. Se il lavoro solista di Lou Reed è arcinoto e acclamato un po’ ovunque (e album come “Transformer”, “Rock’n’roll Animal” e “New York” meritano in pieno questo plauso) e Nico sta vivendo una doverosa riscoperta…
L’esordio omonimo dei Suicide è forse, a tutt’oggi, il più sferzante pugno allo stomaco che la storia della musica ricordi. L’elettrizzante attacco di “Ghost Rider” ne esemplifica tutta la grandezza, un rockabilly elettronico ed estenuante cantato da un Elvis Presley spettrale, voce del passato che arriva a percuotere selvaggiamente il presente cercando di aprire gli…