• BETH GIBBONS & RUSTIN MAN, Out Of Season (Go-Beat, 2002)

    Il primo disco solista della cantante dei Portishead è di un’eleganza e una classe davvero senza eguali.

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  • PHISH, Billy Breathes (Elektra, 1996)

    Nel 1996 i Phish pubblicano questo disco che verrà salutato come il loro capolavoro, perlomeno in studio, dalla stragrande maggioranza della critica. I due dischi precedenti (non considerando l’antologia “Stash”) avevano mostrato il gruppo oscillare tra la tentazione di realizzare un grande album in sala (“Hoist” del 1994 era stato un notevole passo in tal…

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  • YO LA TENGO, Fakebook (Bar/None, 1990)

    Il primo disco davvero importante dei Yo La Tengo esce nel 1990 col titolo di “Fakebook”. E’ un progetto curioso, nato dall’idea dei due musicisti che stanno da sempre dietro al gruppo, Ira Kaplan e Georgia Hubley, di rendere omaggio ad alcuni degli artisti che hanno amato di più, rivisitandone le canzoni in chiave pressoché…

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  • QUICKSILVER MESSENGER SERVICE, Happy Trails (Capitol, 1969)

    I Quicksilver Messenger Service furono uno dei gruppi più importanti del movimento psichedelico californiano degli anni ’60, anche se sono sicuramente meno noti al grande pubblico rispetto ad altre storiche bands come Jefferson Airplane o Grateful Dead. Caratterizzati dal talento compositivo del secondo chitarrista Gary Duncan e, soprattutto, dal genio chitarristico del compianto John Cipollina,…

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  • RADIO BIRDMAN, Radios Appear (Sire, 1978)

    I Radio Birdman del medico militare-chitarrista- compositore americano Deniz Tek e dell’”Aussie” purosangue Rob Younger furono, assieme ai Saints il più grande gruppo della scena rock australiana. La loro musica viene ancora in qualche modo inquadrata nel movimento punk, più per un fatto cronologico (il disco di cui si parla apparve nella versione australiana nel…

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  • MARCO PARENTE, Trasparente (Mescal/Sony, 2002)

    Bellezza. Poesia. Parole abusate, ma non qui, non per questo disco. A tre anni da “Testa, dì cuore”, dopo essere sopravvissuto allo sfascio dell’ex C.P.I., Marco Parente torna e ci regala un’altra perla di rock d’autore stralunato, teatraleggiante ed intensissimo. Complice la mano saggia di Manuel Agnelli in cabina di regia, Marco smussa gli spigoli…

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  • BECK, “Sea Change” (Geffen/Universal, 2002)

    Beck si (ri)veste da songwriter.

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  • VOTIVA LUX, Solaris (Cyc Promotions, 2002)

    ” Solaris” è un album sorprendente, bellissimo e avvolgente; tanto per mettere da subito le cose in chiaro. I Votiva Lux sono un quartetto emiliano, composto da Andrea Ghidini (chitarre, e-bow, feedback, programmazione), Giulio Sangirardi (chitarre, e-bow, feedback e “voci dallo spazio”), Gabriele Bufalini (bassi, piano elettrico, effetti, programmazione) e Stefano Grassi (batterie). Definire in…

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  • MARK KNOPFLER, The Ragpicker’s Dream (Mercury, 2002)

    Mark Knopfler sta godendo di una seconda giovinezza, visto che solo a due anni dal suo precedente disco solista se ne esce con un altro album nuovo di zecca. E due anni sono proprio pochi, in confronto ai tempi biblici a cui ci aveva abituati la pesante macchina dei Dire Straits, nel suo ultimo periodo.…

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  • BOB DYLAN, The Freewheelin’ Bob Dylan (Columbia, 1963)

    Secondo album e primo di una lunga serie di capolavori per Dylan. Esagerata come frase? Chiedete a tutti coloro che negli ultimi trentacinque anni hanno intrapreso la carriera di cantautore e vedrete come questo in questione sia con ogni probabilità il disco manifesto dei primi anni ’60. E come potrebbe essere altrimenti? Tredici brani praticamente…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010