• PIXIES, Pixies (Cooking Vinyl, 2002)

    Nessun vero titolo per questa ennesima uscita postuma dello storico gruppo capitanato da Black Francis, sulla cover solo il nome della band e la foto di un mucchio di audiocassette. Eppure l’essenza del progetto è tutta qui, e per comprenderla bisogna ripercorrere la storia della band. Nel 1987, quando Francis, Deal (che ancora si faceva…

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  • JESUS AND MARY CHAIN, Psychocandy (WEA, 1985)

    La band capitanata dai fratelli William e Jim Reid – il resto della line-up varierà spesso nel corso degli anni – esordisce con quello che rimarrà, alla prova dei tempi, il suo lavoro migliore. L’album viene anticipato da una serie di singoli alcuni dei quali, come “Never Understand” figureranno nella track list finale. Questa mossa…

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  • THE FLAMING LIPS, Yoshimi Battles The Pink Robots (Warner Bros., 2002)

    Era giusto l’estate di tre anni fa quando i Flaming Lips, persa la chitarra di Ronald Jones, se ne uscivano con quel disco sensazionale che si è rivelato essere “The Soft Bulletin”. Un concentrato di psichedelia morbida, amore per i Beatles, storie in odore di fantascienza che ha lasciato sbalorditi per la sua bellezza. “Yoshimi…

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  • DIRE STRAITS, Making Movies (Warner Bros, 1980)

    Il terzo lavoro dei Dire Straits esce nel 1980, a soli due anni dal disco d’esordio. Il disco precedente, “Communiqué”, riprendeva essenzialmente gli stilemi folk-blues del primo album, levigandone un poco la forma e mostrando un Mark Knopfler in crescita come songwriter; “Making Movies” invece rappresenta per la band una svolta, ed un’accelerata decisa sulla…

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  • LUNA, Romantica (Beggars Banquet, 2002)

    Si può vivere la propria vita pensando soltanto a scrivere canzoni e a comporre musica, senza cercare ad ogni costo il successo come unica meta possibile. Se questo arriva è un incidente di percorso o poco più. E’ così per i fantastici Yo La Tengo, che in quindici anni di musica hanno raccolto canzoni memorabili,…

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  • TERRY CALLIER, Speak Your Peace (Mr. Bongo Records, 2002)

    Prima di ogni altra cosa, bisogna subito sottolinearne una: “Speak your peace” è un disco eccezionale, una grandissima ed alta forma d’arte che in alcuni momenti si avvicina a Marvin Gaye, in altri a Curtis Mayfield, in altri ancora a Smokey Robinson. Sembrerebbe già detto tutto, a questo punto, ma comunque ci piace anche andare…

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  • DOT ALLISON, We Are Science (Mantra Records, 2002)

    Se il precedente “One dove” aveva dato grandi dimostrazioni sulla classe e le possibilità di Dot Allison, questo nuovo “We are science” conferma ed aumenta la sensazione di essere di fronte ad un’artista varia e di grandi potenzialità, le quali cominciano ad assumere contorni sempre più netti e precisi. Tale maturazione si rivela anche nella…

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  • DAVID BOWIE, Heathen (Sony Music, 2002)

    Quando David Bowie si mette a giocare con quella abusata e bistrattata forma musicale chiamata “canzone”, sinceramente non ha rivali. Può darsi che questo “Heathen” lascerà delusi tutti quelli che si aspettano l’ennesimo miracolo del Duca Bianco. Purtroppo questi si dovranno “accontentare” di un ottimo album realizzato da un artista che dopo trent’anni di una…

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  • AREA, Arbeit Macht Frei (Cramps, 1973)

    Con il debutto discografico di Arbeit Macht Frei ci sono già tutte le componenti che faranno la storia degli Area: l’impeto strumentale e la contaminazione sul piano musicale, e l’impegno umano e politico sul piano ideologico. Musicalmente “Arbeit Macht Frei” offre ottimi spunti che vanno dall’improvvisazione free jazz al rock, anche se in minor parte,…

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  • ARMENIAN NAVY BAND (ARTO TUNCBOYACIYAN), New Apricot (UMG, 2002)

    Qualcuno si chiederà: quale mare solcherà questa banda della marina armena, dal momento che non esiste alcun mare in quel paese…La risposta viene direttamente dal titolare del progetto, il funambolico Arto Tuncboyaciyan: il mare è quello metaforico dell’amore, del rispetto, della verità e della pazienza, ciò che Arto ed i suoi compagni ambiscono a rappresentare.…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010