• ALICE IN CHAINS, Jar Of Flies (Columbia, 1994)

    Era quando il movimento delle camicione di flanella stava cercando inutilmente di riprendere il respiro, che non ce la faceva più a correre così in fretta. A bruciare così in fretta. Il mondo si era capovolto, lo showbiz stava portando sul Golgota a morire ragazzi così vitali e fragili come Kurt Cobain, da lì a…

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  • AIR, “Moon Safari” (Source, 1998)

    Non con Armstrong: gli ascoltatori sono sbarcati sulla Luna nel 1998, con “Moon Safari”.

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  • GNARLS BARKLEY, The Odd Couple (Atlantic, 2008)

    E’ vero che il revival soul è la moda del momento, che sono tutti pazzi per Amy e tutti inseguono il Topo Pericoloso, che l’euforia istantanea e l’isteria subitanea non sono mai foriere della pacatezza che è sempre d’uopo per andare a scavare a fondo delle cose, però – diciamolo – “The Odd Couple” dei…

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  • CULT, Love (Beggars Banquet, 1985)

    Linda parla a Steve, seduta sul suo pavimento, con in mano il vinile di “London Calling” dei Clash. Parla delle sue prime storie d’amore andate male. “Dopo ho pensato che avrei conosciuto qualcuno al college, capisci, una perfetta combinazione tra Mel Gibson e Ken Follett, e che la rivoluzione sessuale ci avrebbe fatalmente travolti entrambi.…

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  • GRAVENHURST, The Western Lands (Warp, 2007)

    E intanto Nick Talbot non sbaglia un disco. Potrebbe essere questo un buon modo di introdurre l’ultimo parto discografico della compagine (in realtà poco più di un duo) guidata dall’irrequieto compositore britannico, che giunge a due anni di distanza dal celebrato “Fires In Distant Buildings”, disco della cosiddetta “svolta elettrica” e, secondo il parere molto…

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  • BURIAL, Untrue (Hyperdub, 2007)

    “Untrue”, come tutte le cose belle, merita attenzione. Non è semplice, forse nemmeno immediato; è penetrante, vivo, pulsante. Il secondo atto della saga inaugurata con “Burial” (album d’esordio che portava lo stesso nome dell’autore) dal giovane produttore britannico penetra nelle ossa come la pioggia fine di novembre; te la senti scendere addosso ed entrare dentro…

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  • IL TEATRO DEGLI ORRORI, Dell’Impero delle Tenebre (La Tempesta, 2007)

    A me il maledettismo non è mai andato giù. Quelli che cantano le vite spericolate, quelli che la candela la bruciano da due lati, ecco quelli lì non toccano le mie corde, perché preferisco gli introspettivi, gli sfigati sorridenti. Bene, il disco di cui parlo, nel caso qualcuno ancora non lo sappia, non è esattamente…

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  • PRIMAL SCREAM, Screamadelica (Creation, 1991)

    Era il 1989. L’acid house stava scrivendo nuove coordinate musicali e ridisegnando la mappa dell’intrattenimento giovanile. La club culture impazzava e l’Hacienda di Madchester era la Mecca che attirava il popolo della notte. L’Ecstasy era semplicemente la droga. Andando verso il mare si passava per Londra, capitale aperta alle mode e sempre in prima linea…

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  • RALFE BAND, Swords (Talitres / Wide, 2007)

    Probabilmente non sarà un capolavoro questo “Swords” della esordiente Ralfe Band, eppure opere come questa non possono che dare da pensare… In un’epoca in cui sempre più inaggirabile si fa infatti la caratterizzazione “industriale” della musica, schiacciata su formule e prototipi rigidamente definiti all’interno dei quali ogni istante è già sempre originariamente una copia clonabile…

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  • LE MAN AVEC LES LUNETTES, ? (My Honey / Zahr, 2007)

    Nello stesso periodo in cui cade il quarantesimo anniversario dell’uscita del Sergent Pepper beatlesiano, ci troviamo a parlare di un disco che intrattiene con il capolavoro del quartetto britannico più di un decisivo rapporto. Il gruppo in questione (in realtà un duo costituito dai bresciani Alessandro Paterno e Fabio Benni) presenta il bizzarro nome di…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010