E se Billie Holiday non fosse morta nel 1959? Giochiamo con l’immaginazione, e pensiamo a cosa sarebbe potuto succedere: togliete a Lady Day l’eroina, fatela innamorare perdutamente dei musical hollywoodiani, convincetela ad abbandonare l’inferno di New York e portatela tra i colori vividi nella natura norvegese; poi lasciate che si appassioni ai videogiochi e alle…
Quanto un genere musicale può veder straziate le proprie corde interiori prima di perdere le direttrici consone alla propria natura? Quanto un universo sonoro può veder le proprie giganti rosse trasformarsi gradualmente in nane bianche e andare alla deriva verso buchi neri in cui deflagrare nel colore, come l’astronauta solingo di Kubrick, prima che ci…
“Elvis ci ha liberato il corpo, ma Dylan ci ha liberato la mente” (Bruce Springsteen) Aveva indubbiamente ragione Springsteen quando arrivò a comporre questo assioma: la storia della musica popolare statunitense del secondo dopoguerra non può evitare due personaggi come Elvis the Pelvis Presley e Robert Zimmermann a.k.a. Bob Dylan. Il primo raccolse tutti i…
Franti è un personaggio del “Libro Cuore” di Edmondo De Amicis, inno ai valori patriottardi e borghesi per anni studiato nelle scuole italiane – e nulla mi impedisce di pensare che ancora oggi faccia la sua ciclica apparizione sui libri di testo delle scuole elementari -; nell’ideologia di De Amicis Franti è un malvagio, essere…
Ascolti questo disco la prima volta, senti che c’è qualcosa di speciale ma sembra troppo intenso. Lo metti da parte per un po’. Poi lo riascolti una volta, e un’altra, e un’altra ancora e non riesci più a farne a meno. Sì perché nonostante una carriera e una produzione decisamente prolifiche, il Nostro non perde…
Ogni arte ha all’interno del proprio percorso il simbolo della propria, fiera e incontrovertibile, negazione; è così per “contre le cinéma” di Guy Debord, è così per il teatro di Aldo Braibanti, è così per buona parte della pittura e della scultura del secondo novecento. Anche in musica è possibile trovare molti sintomi di questa…
Più il 2005 scava il suo tunnel mese dopo mese più sembra possibile leggere questa annata come una rincorsa continua alla ricerca di una nuova struttura pop: così come l’anno scorso fu la volta dell’esplosione del fenomeno del neo-folk su scala mondiale, così nei primi quattro mesi di quest’anno abbiamo assistito all’uscita di lavori eccellenti…
Partendo del folk che tanto sembra piacere di questi tempi, Vetiver esplora un orizzonte tanto psichedelico quanto bucolico, ispirandosi da un lato all’attitudine free dei Grateful Dead, dall’altro alla spensieratezza acustica del primo Marco Bolan, condendo il tutto con arrangiamenti a metà tra il prog più delicato e il sempre più presente “pre-war”. Andy Cabic…
Scrivere di un disco come questo a mesi distanza dalla sua uscita, considerando tutte le ottime parole spese in lungo e in largo, un bel concerto in cui l’autore si è dimostrato un artista – effettivamente – di livello e gli ascolti dedicati all’opera (di gran lunga superiori a quelli per altre recensioni, ma qui…