L’atteso ritorno di uno degli artisti più influenti della nostra epoca
Nel calderone di nuove promesse, ogni anno c’è un minorenne/neomaggiorenne pronto in rampa di lancio, il cui razzo missile alle volte raggiunge l’orbita, alle volte no. Khalid aveva già lanciato la sua prima navicella in orbita con “American Teen”, disco adolescenziale con ottimi spunti e quei beat definibili dalla rete “da soundcloud”, con le sue…
La band di Brooklyn sembra l’unica certezza di un’epoca ormai chiusa
La band di Brooklyn torna il 18 agosto con l’attesissimo “Painted Ruins”
[ di Giuseppe Franza ] Un album pop rock wavizzato come moda comandava (dieci anni fa). Gli Strokes hanno inaugurato un nuovo percorso, opinabile ma coerente.
[ di Piero Merola ] Non è solo merito dei cameo di Kendrick Lamar, Santigold e Schoolboy Q: il rapper ventiquattrenne di Harlem ha allargato i suoi orizzonti, e nel primo vero LP non sbaglia un colpo.
[ di Matteo Ghilardi ] Questo “Wasting light” non è un capolavoro, tuttavia risulta più a fuoco rispetto ai precedenti lavori. L’importante è non farsi ingannare dal tam tam giornalistico sui nomi di Grohl, Novoselic e Vig.
Fin dal sorprendente album d’esordio è sempre risultato difficile capire se i Kasabian siano la classica presa per il culo o meno. Indubbia vena melodica nel tirare fuori dei motivetti che si ficcano senza problemi in testa, altrettanto indubbia furbizia nel rivisitare sonorità e intuizioni madchester che sembravano annegate qualche anno fa tra i postumi…
Due curriculum scintillanti, due artisti legati uno ai nomi dei grandi registi con cui ha lavorato, l’altro alla ragione sociale di uno dei gruppi più importanti dell’ultimo ventennio: uno dei più brillanti attori della penultima generazione hollywoodiana, nonché misconosciuto autore cinematografico sia nel piccolo (un incredibile segmento del film collettivo 11’09’01’, il demoniaco e feroce…
Di tutta l’onda di nuove band uscite, a quanto ricordo in coda all’esplosione Strokes, alcune hanno mostrato la corda mentre altre hanno continuato a fare proseliti, ma una delle poche a non aver sviluppato la benché minima aspettativa fin dalle prime note emesse è quella che si fa chiamare Kings Of Leon. Innanzitutto quanto può…