[ di Francesco Melis ] Tornano gli Holy Ghost!: occasione per parlare del loro secondo disco ma anche dell’eredità musicale di James Murphy.
“En France/En Transe” segna per gli Ulan Bator un nuovo inizio ed è una bella lezione di stile.
I Disclosure arrivano come un tornado nel mondo della musica elettronica, sfornando un debut album impeccabile.
[ di Francesco Melis ] Dopo tanta attesa tornano i Daft Punk. “Random Access Memories” è un viaggio nel passato con lo stile consueto del duo.
[ di Francesco Melis ] Il nuovo disco dei Phoenix non delude, almeno non del tutto. Ma è un album di mestiere in cui la band francese non osa e preferisce rifugiarsi in territori musicali già noti.
[ di Francesco Melis ] Un lungo viaggio dalle tinte pop-psych attraverso varie sonorità ed epoche. “Quantum leap” è un piacevole e sorprendente secondo disco.
[ di Matteo Maioli ] “The Invisible Way” ha un fascino innegabile che cresce con gli ascolti. Non è uno dei capolavori dei Low ma si sa che i conti si fanno sempre a fine anno.
[ di Matteo Maioli ] Il secondo album del newyorkese Arthur Ashin è un piccolo grande capolavoro in un mondo sempre più plastificato per la musica ad alto consumo.
[ di Matteo Maioli ] La Wichita non poteva lasciarsi scappare una probabile next big thing come i Cheatahs: con “Extended Plays” mette ordine nella loro breve storia.
[ di Francesco Melis ] Con “Holy Fire” non si ferma la voglia dei Foals di non cadere mai in soluzione ovvie. E le soluzioni di questo nuovo album risultano vincenti.