• [Video] Perturbazione, “L’unica”

    Erano fatti per finirci, i Pertubazione, a Sanremo.

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  • Perturba-medley a Sanremo!

    In formazione ridotta, i Perturbazione per strada che suonano le canzoni degli altri big in gara.

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  • Inizia Sanremo, tra Marlene Kuntz e CCCP (?)

    [ di Paolo Bardelli ] Martedì i Marlene Kuntz presenteranno sul palco dell’Ariston la loro “Canzone per un figlio”, di cui è già disponibile il testo. E, a latere, sempre a Sanremo, il M.E.I. premia “Annarella” come “canzone d’amore più bella dell’indie italiano”.

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  • Luca era un rap

    Ieri sera ero in macchina, in ritardo come al solito, eppure armeggiavo lo stesso con l’autoradio, sfrecciando nel traffico e mettendo a rischio l’incolumità di parecchie vite, non ultima la mia, nel tentativo di capire quanto facesse il Milan a Brema. Missione fallita: nei cinque minuti di tempo che ho impiegato per raggiungere la mia…

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  • L’Indie rock va a Sanremo: la Questione Morale

    “…noi siamo uguali agli altri, noi siamo come tutti gli altri, noi siamo diversi ma siamo uguali agli altri ma siamo diversi…” Michele Apicella in “Palombella Rossa” di N. Moretti (1989) I fedeli dell’Eccentrica Per tradizione il rock in generale – e quello indipendente in particolare – porta con sé un’etica che potremmo definire “dell’eccentrismo”:…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010