• Bjork raccoglie i remix di “Biophilia”

    Si intitola “Bastards” e uscirà il 20 novembre su One Little Indian, distribuzione Self.

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  • AA.VV., Il Dono (Self, 2008)

    Non sono mai stato un grande sostenitore dei Diaframma, ma devo ammettere che dopo aver ascoltato “Il Dono” mi è venuta un’improvvisa nostalgia di tempi non troppo recenti e mai troppo rimpianti. La memoria è così volata senza volerlo a momenti più leggeri, quando andavo a scuola e tutto era maledettamente più semplice, alle lunghe…

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  • DIAFRAMMA, Difficile da trovare (Self, 2009)

    Chi l’ha detto che al mondo esistono solo sconfitti e vincitori? Esiste un’altra categoria di persone, dallo spirito libero e ribelle, che usa vivere ben lontana dalle luci della ribalta, pur sapendo di poter contare su di un nugolo di fedeli sostenitori: è quella dei cosiddetti “perdenti di successo”. Federico Fiumani è la lampante dimostrazione…

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  • JEFF BUCKLEY & GARY LUCAS, Songs To No One 1991-1992 (Self, 2002)

    Un arpeggio evanescente come un miraggio, un brivido, una voce che appare. Gli undici minuti di “Hymne à l’amour”, splendidi e commoventi, valgono da soli l’acquisto dell’ennesima operazione di sciacallaggio compiuta ai danni di un grandissimo Artista quale era Jeff Buckley. È il 1991, alla St. Ann Chapel di New York si organizza un concerto…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010