• INCUBUS, Morning View (Sony/Epic, 2001)

    Incubus, ovvero quando l’orecchiabilità incontra la creatività. Questa specie di slogan bene si addice alla nuova fatica della band losangelina, “Morning View”, un’altra fucina di stili e contaminazioni sempre comunque all’insegna del buon gusto e dell’energia. Certo, forse rispetto ai lavori precedenti qui viene sacrificata parecchio la fortunata commistione di rap, jazz, metal che tanto…

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  • MACY GRAY, The Id (Sony/Epic, 2001)

    Forse qualcuno si è dimenticato che la musica “nera”, quella vera e più autentica, è fatta di “sangue sudore e lacrime”, giusto per parafrasare un gruppo degli anni ’70. Purtroppo oggi siamo costretti a sorbirci le insopportabili nenie di scimmiotte ammaestrate cresciute mangiando plastica e Janet Jackson (la più becera), circondate da insignificanti drum machine.…

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  • OZZY OSBOURNE, Down To Earth (Sony/Epic, 2001)

    Se oggi possiamo bearci della presenza in TV o sui nostri stereo di scimmiotti sanguinolenti ricoperti di croci e altri simboli sacrileghi, dobbiamo ringraziare quel paffuto signore di nome Ozzy Osbourne. E fin qui i meriti non sono granché. Ma se ricordiamo che Ozzy, oltre ad essere stato il cantante di una delle band hard…

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  • BOB DYLAN, Love And Theft (Sony/Columbia, 2001)

    Bob Dylan, ovvero: andare avanti guardando indietro. A sessant’anni appena compiuti Mr. Zimmerman riesce a stupire e soprattutto a divertire i suoi fans (e non solo) con questo “Love And Theft”. Mentre i vecchi leoni del passato si azzuffano per cercare di rincorrere le ultime ed effimere mode, aggiornare il proprio sound, Dylan si presenta…

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  • JAMIROQUAI, A Funk Odyssey (Sony Music, 2001)

    Se il 2001 ha guadagnato da tempo la sua odissea spaziale, ecco il prode Jay K che colma prontamente la lacuna musicale, lanciando il primo anno del terzo millennio nel pianeta funky, o almeno ciò che JK ritiene sia funky. In effetti il quinto album del folletto inglese si pone più vicino ad atmosfere disco…

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  • TRAVIS, The Invisible Band (Sony/Epic, 2001)

    I Travis tornano a percorrere con profitto e molto probabilmente con successo la strada del “brit-pop intelligente” già battuta con “The Man Who”. Dai solchi digitali di “The Invisibile Band” traspare una timida luce solare che trapassa le pesanti nuvole della Scozia da cui la band di Fran Healy proviene. Un’atmosfera positiva, dunque; una collezione…

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  • AEROSMITH, Just Push Play (Sony/Columbia, 2001)

    Ormai gli Aerosmith ci hanno preso gusto: dopo essere stati “sdoganati” grazie ad un singolo come “Walk This Way”, Steve Tyler e soci si sono adagiati placidamente nel loro ruolo di gruppo “mainstream”, per il quale hanno sacrificato la loro primordiale carica “trasgressiva”. “Just Push Play” è l’ennesimo frutto di questa sempre più solida consapevolezza.…

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  • JOE JACKSON, Night And Day II (Sony classical, 2000)

    Questo fine 2000 ha riservato molte sorprese, per quel che riguarda i ritorni sulle scene. Ora tocca a Joe Jackson che, con il secondo episodio di “Night And Day” (1982), torna a far vivere grandi emozioni. Un musicista completo, un artista che non solo sa far suonare qualunque cosa gli capiti per le mani, ma…

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  • MILES DAVIS, Miles Smiles (Sony Music, 1966)

    Stiamo parlando di un’artista (Miles Davis) che ha attraversato da protagonista tutta la storia del jazz “moderno”. Se, pensando in generale alla musica jazz, vi viene per primo in mente il nome di Davis, il motivo è tutto qua, nella grande poliedricità e nelle grandi intuizioni di questo trombettista di colore. Come giudicare altrimenti un…

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  • INCUBUS, Fungus Amongus (Sony/Epic, 1995)

    Vera e propria band di culto, solo oggi gli Incubus cominciano a raccogliere i frutti di quasi dieci anni di carriera. E proprio grazie a questo consenso generale (e conseguente potere contrattuale) la band torna sugli scaffali dei negozi con questo “Fungus Amongus”, risalente al 1995; si tratta in realtà del primo lavoro discografico realizzato…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010