• FERGUS & GERONIMO, “Unlearn” (Hardly Art/Sub Pop, 2011)

    [ di Nicola Guerra ] Meno iconoclasti di Frank Zappa ma più attenti alla forma canzone e capaci di rendere giustizia al Rhythm and Blues come alle melodie garage odierne, i due musicisti si divertono ad imbastire un affresco del tempo che fu, colorandolo con inusuali colpi di presente che rendono il tutto dannatamente affascinante.

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  • AVI BUFFALO, Avi Buffalo (Sub Pop, 2010)

    Recensire l’opera prima di ogni artista è una delle cose più difficili da fare. Si riconoscono i pregi espressi, le fonti riconoscibili, la caratteristica precipua del nuovo artista; si fanno notare le pecche, i limiti, i “Vedremo” e “Speriamo”, ecc… ed è una cosa snervante la prudenza o la pazienza quando un lavoro convince o…

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  • COCOROSIE, Grey Oceans (Sub Pop, 2010)

    Di nuovo tutto come la prima volta. Bianca e Sierra Casady prendono, nuovamente, spunto da loro stesse. CocoRosie è, come intuito negli ultimi anni, un marchio forte, distinto, riconoscibile. Ed è chiaro, tutto questo, fin da quelli che sembrano dei barriti, nella parte iniziale di “Trinity’s Cryng”. In “Grey Oceans” le sorelle fanno il punto,…

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  • BEACH HOUSE, Teen Dream (Sub Pop, 2010)

    Il duo di Baltimora ci ha preso gusto. Ogni due anni una raccolta di fatali sottofondi notturni che sembrano riecheggiare da chissà quale dimensione parallela sotterranea. Prima l’omonimo, poi nel 2008 lo splendido “Devotion” della definitiva consacrazione. Un suono che è diventato un marchio di fabbrica. Il timbro penetrante e avvolgente di Victoria Legrand e…

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  • RETRIBUTION GOSPEL CHOIR, 2 (Sub Pop, 2010)

    Tutta la semenza che poi fiorirà nella musica del Retribution Gospel Choir la si poteva forse già trovare dentro i Low, pressappoco all’altezza di “The Great Destroyer”. Il che, parlando di una ragione sociale che proprio rispetto agli stessi Low si pone come ala parallela ma totalmente autonoma, non è poi tutto ‘sto gran complimento.…

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  • THE VASELINES, Enter The Vaselines (Sub Pop, 2009)

    Ci sono gruppi che fanno la storia (o una piccola parte di essa) proprio perchè (quasi, e più avanti vedremo l’importanza di questo “quasi”) nessuno comprò o ascoltò i loro dischi. Senza dover scomodare i soliti Velvet Underground quest’oggi ci potremmo accontentare della storia decisamente meno nota degli scozzesi Vaselines, approfittando della concomitante pubblicazione di…

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  • HANDSOME FURS, Face Control (Sub Pop / Audioglobe, 2009)

    Avevamo metaforicamente lasciato la coppia di Vancouver – Dan Boeckner degli Wolf Parade e la sua fidanzata Alerei Perry – ai fornelli della loro casetta intenti a produrre elettronica povera (nell’album d’esordio “Plague Park”), li ritroviamo sempre a smanettare in maniera autosufficiente, ma qualcosa è migliorato nella cura dei suoni. Corri in edicola! È uscito…

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  • DANIEL MARTIN MOORE, Stray Age (Sub Pop, 2008)

    Un sole stilizzato che si affaccia generoso sul mare, contornato da un blu freddo che dà l’impressione di scaldare più di un fuoco acceso nel camino: il disegno sulla copertina di “Stray Age” riassume forse meglio di mille parole l’anima genuina di Daniel Martin Moore, cantautore e spirito libero da Cold Spring, Kentucky. In un…

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  • SERA CAHOONE, Only As The Day Is Long (Sub Pop / Audioglobe, 2008)

    “Only As The Day Is Long” è il secondo disco, inciso per Sub Pop, della folksinger trentenne di Seattle Sera Cahoone. È la solita musica nu country acustica-agricola americana che tanto piace ai post-postmodernisti europei e a chi ha abbandonato la Gibson per le lezioni di scacchi: chitarre, grancasse, armoniche, banjo, violini e pedal steel…

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  • OXFORD COLLAPSE, Bits (Sub Pop / Audioglobe, 2008)

    Gli Oxford Collapse sono una band americana (di Brooklyn, per la precisione) che ha già pubblicato tre album a partire dal 2004, l’ultimo dei quali (quello che gli ha dato un po’ di buona reputazione nei salottini della società indie “bene”) per la Sub Pop, il che vale già una mezza tacca abbondante di voto…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010