• LOW, Drums And Guns (Sub Pop / Audioglobe, 2007)

    Bellezza soffocata. Respiro che si blocca in gola e che non esce, non può uscire. Anche se fingessimo di non sapere cosa è successo negli ultimi mesi a chi ha scritto queste canzoni, è fin troppo chiaro che “Drums and guns” è figlio di una crisi depressiva: in questi quarantun minuti è l’aria che viene…

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  • THE SHINS, Wincing The Night Away (Sub Pop / Audioglobe, 2007)

    Ed eccoci qui a parlare del nuovo album degli Shins. Per quel che può valere il mio punto di vista, ero tra quelli che aspettavano con ansia questo nuovo cd. Vuoi perché degli Shins adoro praticamente ogni cosa, vuoi perché credo che un disco come “Chutes Too Narrow” sia uno di quei miracoli difficili da…

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  • THE THERMALS, The Body The Blood The Machine (Sub Pop / Audioglobe, 2006)

    Di recente mi è capitato di rivedere un vecchio film, “I Guerrieri della Notte” di Walter Hill: un film grossolano e sopra le righe, spesso ingenuo nel dipingere la città/jungla d’asfalto contesa da pittoresche e improbabili gang di selvaggi metropolitani. Eppure resta un film suggestivo, efficace nel colpire l’immaginazione: perché, credo, io volevo veramente credere…

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  • CANSEI DE SER SEXY, Cansei De Ser Sexy (Sub Pop / Audioglobe, 2006)

    Briciole di pane disseminate da Pollicino. Una serie di fattori convogliano la conoscenza con i (le?) Cansei De Ser Sexy, cinque donne e un ometto e già queste sono cifre strane per un gruppo. Ma ormai siamo abituati a vedere di tutto, perciò non ci può neanche sorprendere che questo gruppo brasiliano abbia firmato per…

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  • CHAD VANGAALEN, Infiniheart (Sub Pop / Audioglobe, 2005)

    A volte i miracoli accadono. Non è cosa di tutti i giorni assistere a storie come quella di Chad VanGaalen, un giovane canadese con un lavoro anche abbastanza divertente (illustratore) che un giorno prende la decisione di girare per il suo paese con una chitarra e di suonare per le vie del paese le canzoni…

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  • CHAD VANGAALEN, Skelliconnection (Sub Pop / Audioglobe, 2006)

    Ok, Chad, facci vedere cosa sai fare. Dopo “Infiniheart” non potevi certo stare con le mani in tasca e fischiettare beato solo perché la critica ti ha considerato molto più che un’ottima speranza. Per chi si fosse perso i riassunti delle puntate precedenti, siamo davanti ad un cantautore canadese artefice di un esordio capace di…

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  • THE SHINS, Oh, Inverted World (Sub Pop, 2001)

    Son già passati cinque anni dall’esordio degli Shins. Un lustro nel quale il gruppo di James Mercer ha saputo costruirsi una delle più solide reputazioni dell’indie-pop attraverso due dischi di straordinaria bellezza, capaci di unire l’intensità della scuola americana dei cantautori e il fascino irresistibile del jangle-pop tipico degli stati del sud (Albuquerque è nel…

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  • THE SHINS, Chutes Too Narrow (Sub Pop, 2004)

    Se “Oh, Inverted World” era un’ottima dichiarazione di intenti che preparava un futuro roseo, “Chutes Too Narrow” è la dimostrazione di quanto gli Shins siano in grado di dire la loro all’interno del panorama musicale contemporaneo. Per quanto riguarda l’indie-pop è sicuramente un capolavoro. Non mi vengono in mente altri esempi di pop chitarristico americano…

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  • COMETS ON FIRE, Avatar (Sub Pop / Audioglobe, 2006)

    Se ha un senso parlare di psichedelia al giorno d’oggi, è anche grazie a gente come Dead Meadow, Warlocks, Brian Jonestown Massacre e, sopratutto, Ben Chasny. Sia come Comets on Fire che come Six Organs of Admittance, l’artista americano si è prodigato al culto e alla riscoperta della rarefazione, della dilatazione e della staffilata elettrica.…

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  • AA.VV., Acquired Taste DVD (Sub Pop / Audioglobe, 2006)

    Prima o poi dovevano farlo, un dvd del genere. La Sub Pop si prende l’onere e l’onore di chiudere il cerchio di questi suoi sei anni di cambio d’abito con un dvd che raccoglie il meglio dei video musicali prodotti dalle band dell’etichetta di Seattle. Ci sono i pezzi da novanta del catalogo come i…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010