• LED ZEPPELIN, Coda (Swan Song, 1982)

    Anche se ci si riferisce spesso a “Coda” come all’album postumo dei Led Zeppelin, bisogna invece constatare che si tratta di un’operazione di ben più corto respiro e minore interesse. Infatti, quando la morte di “Bonzo” Bonham impose lo scioglimento del gruppo, nel 1980, gli Zep non avevano in mente progetti per un nuovo album,…

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  • LED ZEPPELIN, In Through the Out Door (Swan Song, 1979)

    Permettetemi una divagazione personale: quando ci siamo spartiti gli album dei Led Zeppelin da recensire, il sottoscritto è stato così scemo da farsi soffiare tutti e quattro i primi, amatissimi album; ma questo non è nulla, in confronto al dover scrivere un pezzo su “In Through The Outdoor”. In fondo non ci sarebbe nulla scrivere:…

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  • LED ZEPPELIN, The Song Remains the Same (2CD, Swan Song, 1976)

    La fama dei Led Zeppelin deve moltissimo alla loro reputazione di grande live band: assieme a pochissimi altri, come The Doors, i quattro hanno incarnato al meglio l’anima istrionica ed esibizionista del performer rock, creando i termini di paragone per chiunque sia salito su di un palco con una chitarra dopo di loro. Fu proprio…

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  • LED ZEPPELIN, Presence (Swan Song, 1976)

    Nell’estate del 1975 Robert Plant rischia la morte assieme alla moglie in un incidente automobilistico: il cantante è costretto su una sedia a rotelle, e il tour di “Physical Graffiti” viene bruscamente interrotto. Il gruppo è stordito dallo sciagurato imprevisto: addirittura, il pieno recupero dell’ uso delle gambe da parte di Plant sembra essere in…

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  • LED ZEPPELIN, Physical Graffiti (2CD, Swan Song, 1975)

    Dopo due anni buoni di silenzio discografico, gli Zep hanno intenzione di imbandire un’abbuffata per i fans in trepidazione, e in parte cercano il riscatto dopo che il precedente “Houses of the Holy” è stato snobbato dalla critica. Come è loro congeniale, optano per la grande quantità, per l’abbondanza: “Physical Graffiti” è un doppio vinile…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010