• [#tbt] Fuori dal tempo e dallo spazio con Offlaga Disco Pax e Tame Impala

    Durante una quarantena forzata che si prolunga da ormai un mese, rubriche come #tbt assumono tutto un altro significato. Basta sentire parole come “concerto”, “negozio di dischi”, “pubblico” o qualsiasi cosa che ricorda la vita normale di ogni appassionato di musica (e non) per far scattare in noi una forte nostalgia per ciò che attualmente…

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  • La Top 7 della settimana (#10, 2020)

    7. Joji debutta in TV da Jimmy Fallon Da meme vivente (era l’omino in tutina rosa, Pink Guy, protagonista di parecchi video virali) ad autore di musica sempre più ambiziosa e ricercata. In settimana Joji ha debuttato in TV da Jimmy Fallon col suo nuovo singolo “Run”, e fa la sua porca figura. 6. Tame…

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  • La Top 7 della settimana (#7, 2020)

      Il meglio di una settimana post sanremese in sette passaggi. 07. U.S. Girls, U.S. Dollars. “4 American Dollars” è il nuovo singolo di Meghan Remy. Aspettiamo lei e il disco nuovo “Heavy Light” con le braccia aperte al massimo. “In A Poem Unlimited”, l’album del 2018 è stato un regalo bellissimo.   06. The…

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  • TAME IMPALA, “The Slow Rush” (Modular, 2020)

    “La musica del nuovo millennio è tutta derivativa, non esce nulla di radicalmente innovativo, viviamo un’epoca di perenne revival”. Lo dice Simon Reynolds nelle 500 pagine di Retromania e lo dice anche il 50enne che rimpiange i tempi andati con un post triste su Facebook. Qual è la forza di un artista come Kevin Parker…

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  • “Lost in Yesterday” è il nuovo brano dei Tame Impala

    Sorprese mattutine da parte dei Tame Impala che stamattina ci hanno svegliato con “Lost In Yesterday”. Il brano è il quarto preso direttamente dall’atteso nuovo disco The Slow Rush.  Il disco uscirà il 14 febbraio ed è stato anticipato anche da Posthumous Forgiveness, Borderline e It Might be Time. L’attesa è molto alta intorno al…

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  • Matteo Maioli Awards 2019

    “Like why you get so scared Of the fragile weak and weird We’re a nation in reverse, Trapped inside your hearse And we’re all fucking morons, Don’t you know it’s true We’re all fucking morons, My finger’s pointing straight at you” David Feck of Comet Gain, 2019 SIDE A: BEST OF 2019 Quest’anno i miei awards…

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  • La Top 7 della settimana (#49, 2019)

    Il 2019 sta per concludersi ma gli artisti non dormono mai, quindi ecco le sette cose più interessanti che non potete perdervi di questa settimana. 7. Il nuovo video di Flying Lotus e Denzel Curry con dedica al compianto Mac Miller 6. Angel Olsen sa come creare atmosfera al Jimmy Kimmel https://www.youtube.com/watch?v=7JLRDouvsy4 5. I Khruangbin…

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  • I migliori ALBUM degli Anni Dieci

    Ci siamo: le scelte di Kalporz per i 30 album più belli degli anni Dieci.

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  • La Top 7 della settimana (#44, 2019)

    Il meglio della settimana

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  • La Top 7 della settimana (#43, 2019)

    7. – Wire annunciano il loro diciassettesimo Album La leggendaria punk band di Colin Newman non sembra essere minimamente intenzionata a fermarsi, nonostante ormai si flirti col mezzo secolo di carriera. Il primo video, oltre a mostrare immagini dell’imminente documentario “People in a Film”, ci consegna uno dei pezzi più upbeat della loro carriera e…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010