• BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB, “Wrong Creatures” (Vagrant, 2018)

    I loro ascoltatori non gli chiedono altro.

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  • EELS, End Times (Vagrant, 2010)

    «The truth is something no one really wants to hear you say» canta Oliver Everett ad un certo punto di “Nowadays”. È uno di quei versi capaci di spiegare tutto. Non solo la canzone, non solo il senso dell’album, di come sia nato e di come il divorzio del cantante abbia influito sugli ultimi anni…

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  • EELS, Hombre Lobo (Vagrant, 2009)

    Ci sarebbero giusti motivi per mettersi di buona lena ad analizzare le liriche di “Hombre Lobo”: il licantropismo, la percezione dell’assenza, il sentimento non ricambiato… in una parola, quella che Mr. E ha messo lì sotto il titolo a spiegazione chiara, il desiderio. Testi di un amore sommesso per le piccole cose, per le risate…

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  • LEMONHEADS, Lemonheads (Vagrant / Universal, 2006)

    Il concerto è finito. La folla in delirio e non potevano chiedere di meglio: quasi tutto “It’s A Shame About Ray”, i brani migliori di “Car Button Cloth” e “Come On Feel” e la speranza di una nuova, bellissima, pagina musicale con l’eroe dell’adolescenza. E’ tornato per restare e adesso c’è bisogno di una nuova…

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  • EELS, Live At Town Hall (Vagrant / Universal, 2006)

    Dopo l’ambizioso e bellissimo “Blinking Lights and Other Revelations”, Mark Oliver Everett ha preso baracca e burattini e ha girato il mondo assieme ad un’orchestra per un tour che lo ha portato per la prima volta nelle sale dei conservatori. Repertorio rivisitato in favore di un ampio respiro che accomuna l’ambizione degli Eels a quella…

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  • EELS, Blinking Lights And Other Revelations (Vagrant, 2005)

    Probabilmente la raffazzonata retorica dell’artista tormentato dal mal di vivere ha portato un certo scetticismo nei confronti di chi, nelle dichiarazioni ufficiali, se ne esce con frasi tipo: “La musica mi ha salvato” oppure: “La musica rappresenta tutta la mia vita”. Sono perfettamente d’accordo con questa linea di pensiero, infatti molto spesso queste esternazioni provengono…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010