• BEN HARPER, Both Sides Of The Gun (Virgin, 2006)

    Manicheo, maniacale, magnifico. La coda dell’occhio va ora da un lato, ora dall’altro, ed entrambe le visuali hanno vita e, soprattutto, luce propria: “Both Sides of the Gun”, un disco manicheo. Un po’ come dire testa o croce, riconoscendo due anime, diverse ma complementari: una nera, rabbiosa e impegnata, sicuramente black, nel senso più musicale…

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  • BEN HARPER, Both Sides Of The Gun (Virgin, 2006)

    Ben Harper è uno di quei rari artisti che una volta raggiunto lo status di rockstar, pur potendosi permettere qualunque cosa, riesce ad ogni uscita a comunicare passione e soprattutto estrema sincerità. Anche in un caso come quel “Diamonds On The Inside” che fece bestemmiare diversi puristi al grido di “commercialata spudorata!!”, si sentiva la…

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  • THE ROLLING STONES, A Bigger Bang (Virgin, 2005)

    Avevamo già i fucili puntati, noi giovani irrispettosi delle vecchie glorie solo perché ai tempi di “Exile on Main St.” eravano meno che proto-idee umanoidi. In fondo, ripassando la storia del rock, i Rolling Stones – e questo credo sia assodato – non azzeccano un disco da una manciata di millenni. Più o meno da…

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  • MARLENE KUNTZ, Bianco sporco (Virgin, 2005)

    La maturità artistica è un concetto che può far discutere, perché la maggior parte delle volte l’irruenza e la spontaneità giovanile unite al fatto che si arrivi al primo disco con un armamentario esteso di canzoni sulle quali fare un’oculata scelta fanno ritenere che le migliori prove degli artisti siano le prime. In tema di…

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  • DANIELE LUTTAZZI, Money For Dope (Virgin, 2005)

    I comici hanno sempre ascoltato musica. Molti sono stati prima dei musicisti e poi dei comici. Altri sono riusciti a far emergere la loro enorme passione per questa attraverso il loro mezzo (come dimenticare Gene Gnocchi e il suo “Perepepe”? Inoltre, si vocifera sia un grande fan della scena indie australiana degli anni ’80… Stems,…

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  • CHEMICAL BROTHERS, Push The Button (Virgin, 2005)

    Più va avanti l’avventura della coppia Simons/Rowlands più si ha l’impressione che la loro rotta di navigazione tenda a compiere giri ciclici intorno alla stessa asse. Anche in “Push the Button”, così come nel precedente mediocre “Come With Us” è possibile riscontrare ulteriormente l’infrangersi dello Tsunami sonoro rappresentato per il duo elettronico da “Surrender”, il…

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  • DUFT PANK, Human After All (Virgin, 2005)

    Erano rimasti in silenzio per quattro anni, dall’anno domini 2001 durante il quale diedero alla luce la loro opera seconda “Discovery”, perfetto sequel narrativo dell’oramai storico esordio “Homework”, quello di “Around the World” tanto per intenderci. Poi, dopo averli persi tra collaborazioni cinematografiche (vedere l’apporto dato all’ottimo “Interstella 5555”, anime diretto da Kazuhisa Takenouchi) è…

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  • MASSIVE ATTACK, Danny The Dog OST (Virgin, 2004)

    Un solo dubbio mi è soggiunto nell’includere “Danny The Dog” nei Musikal! Awards 2004: che non fosse un personale tentativo di rimediare alla poca importanza che il sottoscritto diede, al momento dell’uscita, a “100th Window”, scelta poi rivelatasi assolutamente poco felice dato che è venuta maturando la convinzione che “la centesima finestra” sia tra le…

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  • THE THRILLS, Let’s Bottle Bohemia (Virgin, 2004)

    Facciamo una premessa a nostro avviso fondamentale: prendete questo disco per quello che è. Vedrete che andrà tutto molto meglio. Questo per far capire che non bisogna aspettarsi nulla dai The Thrills – irlandesi innamorati della California che con il debutto “So much for the city” (2003) avevano confezionato un simpatico e godibile tributo al…

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  • MARLENE KUNTZ, Fingendo la poesia (Virgin, 2004)

    Cristiano Godano, voce e chitarra dei Marlene Kuntz, l’ha definito un disco di non transizione. Nessuna transizione quindi fra “Senza Peso”, l’ultimo disco che è riuscito come sempre a dividere i seguaci del quartetto cuneese, e il prossimo album che dovrebbe invece uscire per l’inizio del 2005. Ci si chiede quindi quale sia il ruolo…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010