• BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB, Take Them On, On Your Own (Virgin, 2003)

    Io non capisco le mode. Siedo davanti al mio computer, ascolto i Black Rebel Motorcycle Club e non capisco le mode. Ammetto la mia colpa: tutto l’ammasso di apprezzamenti su questo disco me lo fa giudicare più severamente di quanto non sia necessario, ma davvero non capisco come si possa parlare di questo “Take them…

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  • FAUST, Faust IV (Virgin, 1973)

    I Faust sono, insieme ai Can, ai Tangerine Dream e ai Kraftwerk, il gruppo di punta della scena rock formatasi in Germania nei primi anni ’70: sovrastato nelle vendite da generi musicali come il prog inglese e l’hard-rock americano, il cosiddetto kraut-rock deve i doverosi riconoscimenti postumi ad un libro scritto da Julian Cope e…

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  • MARLENE KUNTZ, Senza peso (Virgin, 2003)

    Erano in molti a pretendere tanto da questo “Senza peso”, e le premesse c’erano davvero tutte: la registrazione dell’album nei Tritonus Studio di Kreuzberg, Berlino (una città a cui il loro nome li ha sempre legati); i produttori stranieri e di culto (Rob Ellis e Head, fiancheggiatori di PJ Harvey fin dagli esordi); la necessità…

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  • CAMPER VAN BEETHOVEN, Our Beloved Revolutionary Sweetheart (Virgin, 1988)

    Una buona parte della scena rock indipendente statunitense negli anni ’80 mostra un interessamento particolare per le radici del suono. Si hanno dunque le virate folk dei R.E.M., le pause country dei Replacements, i toni rurali dei Violent Femmes, nuovamente i riflessi folk nei gruppi del cosiddetto Paisley Underground (Rain Parade, Green On Red, Dream…

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  • DAVID SYLVIAN, Brilliant Trees (Virgin, 1984)

    Fin dai tempi dei Japan, David Sylvian ha mostrato una prodigiosa capacità di crescita artistica. Basti pensare al “gap” esistente tra i confusi esordi glam-rock di “Adolescent sex” e la matura raffinatezza sfoggiata, solo pochi anni dopo, in album come “Tin drum” o il live “Oil on canvas”, passando per gemme come “Quiet life” e…

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  • PUBLIC IMAGE LTD., Metal Box (Virgin, 1979)

    Dietro il progetto musicale dei P.I.L. c’è la mente di John Lydon, meglio conosciuto come Johnny Rotten, istrionico cantante dei Sex Pistols: ma chiunque si aspetti di ascoltare il semplice punk che la band prodotta da Malcolm McLaren aveva venduto un po’ ovunque un paio di anni prima rimarrà deluso e scottato da questo “Metal…

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  • BEN HARPER, Diamonds On The Inside (Virgin, 2003)

    Ed eccolo là, sullo scaffale delle Novità, “Diamonds on the inside”. Dopo una gestazione di un annetto per problemi discografici con la storica Virgin, esce il nuovo lavoro di uno dei pochi artisti inconfondibili in circolazione. Da una veloce lettura del booklet, mi colpisce subito una novità assoluta: “produced by: Ben Harper”, per la prima…

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  • MASSIVE ATTACK, 100th Window (Virgin, 2003)

    Da una band che ha inventato un genere, e che è entrata nella storia della musica, ci si aspetta un capolavoro ad ogni passo: tali erano stati “Blue lines”, “Protection” ed il cupo “Mezzanine”, e va subito detto, a scanso di equivoci, che anche questo “100th window” è un disco straordinario. Cinque anni di silenzio,…

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  • TIROMANCINO, In continuo movimento (Virgin, 2002)

    Album su album. Una gemma pop quale era “La descrizione di un attimo”, e ancora pochi disposti a prestare ascolto. Poi, la svolta. Arriva “Le fate ignoranti”, il bel film di Ozpetek che conteneva la dolce “Due destini”, e con il film arriva anche il successo. Enorme, dirompente. Forse troppo. La band si sfascia, non…

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  • THE ROLLING STONES, Forty Licks (ABKCO/Virgin, 2002)

    Quaranta brani, uno per ogni anno di attività di quella che, nel 2002 declinante, si può ormai definire con una certa tranquillità la più grande rock’n roll band del mondo: al complesso dei meriti artistici vanno aggiunti la ininterrotta militanza e la costante qualità della produzione: nessuno come loro. Questa raccolta, la cui effettiva utilità…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010