• SONDRE LERCHE, Faces Down (Virgin, 2002)

    La fredda – almeno climaticamente – Norvegia ci ha sovente riservato piacevolissime sorprese negli ultimi anni. Da quella scena vichinga sono venuti in superficie gli straordinari estri multigenere dei Motorpsycho di Trondheim e le delicate atmosfere Simon & Garfunkel oriented dei più recenti Kings of Convenience di Bergen. Proprio dalla splendida vecchia città anseatica giunge…

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  • BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB, B.R.M.C. (Virgin, 2001)

    “Cosa mai è successo al mio rock and roll?” Così si interrogano i Black Rebel Motorcycle Club in “Punk Song”. A dire il vero ce lo chiediamo anche noi. Ascoltando il disco d’esordio di questo gruppo di San Francisco, pare che il rock abbia subito una serie di lavaggi in lavatrice a temperature tali da…

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  • SMASHING PUMPKINS, Siamese Dream (Virgin, 1993)

    Chicago, 1992: gli Smashing Pumpkins di Billy Corgan, sorpresa indie dell’anno precedente con l’album “Gish” e stella nascente del firmamento rock statunitense sono sul punto di rottura. La favola sembra già finita: pare che tra il chitarrista James Iha e la bassista D’Arcy non corra buon sangue. Corgan, indisposto da queste voci e senza alcuna…

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  • NOTWIST, Neon Golden (Virgin/City Slang, 2002)

    Pur essendo attivi da una decina di anni, i Notwist hanno all’attivo più collaborazioni che dischi. L’ultima di una lunga serie è quella intrapresa da Markus Acher, cantante e autore di quasi tutte le liriche di questo album, nei sorprendenti Lali Puna. Tuttavia alla carenza di materiale i Notwist sopperiscono con dischi eccellenti. Come questo”Neon…

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  • GARY MOORE, Walking By Myself – The Best Of The Blues (Virgin, 2002)

    Quando ci si trova a parlare di un disco che raccoglie i successi di un artista, il dubbio che tale operazione abbia un’anima squisitamente commerciale sorge quasi spontaneamente. Se poi l’artista in questione è un furbo chitarrista che negli ultimi dieci anni ha cavalcato un genere sì inflazionato ma pur sempre redditizio, allora le perplessità…

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  • MAX GAZZE’, Ognuno fa quel che gli pare (Virgin, 2001)

    Nell’agghiacciante panorama della musica italiana cosiddetta ufficiale, si aggirano figure bizzarre che riescono in modo inaspettato a dire qualcosa di interessante. E’ il caso di Max Gazzè che con i dischi pubblicati fino a questo “Ognuno fa quello che gli pare” ha dimostrato di avere talento e inventiva in abbondanza, conquistandosi un posto vicino a…

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  • LENNY KRAVITZ, Lenny (Virgin, 2001)

    Nuovo album e nuovo prevedibile successo di vendite per Lenny Kravitz. Ormai mr. Kravitz è frequentatore abituale delle zone alte delle classifiche, e questo non può che farci piacere perchè Lenny è artista vero che sa cantare, scrivere, suonare a differenza di tutti quei bellocci e bellocce che lo affiancano in classifica e che di…

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  • WORKING WEEK, Working Nights (Virgin, 1985)

    “Working Nights” è, diciamolo subito, un album eccezionale. La tentazione di limitare la critica a questa frase lapidaria è assai forte; d’altra parte, cosa ci sarà mai da “criticare” in un disco del genere?!… Sappiate comunque che all’interno della classica e bellissima copertina troverete una miscela esplosiva di soul e jazz, con spruzzatine tempestive di…

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  • J.J. CALE, Live (Virgin, 2001)

    Finalmente un disco dal vivo per J. J. Cale. Certo, lo schivo e taciturno guitar man non deve essere uno che ha fretta di fare le cose, per cui i 30 anni di attesa per un suo live non devono avere stupito o spazientito alcun suo estimatore. L’album si presenta come una raccolta di songs…

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  • TIROMANCINO, La descrizione di un attimo (Virgin, 2000)

    Il progetto Tiromancino è giunto a maturazione. “La descrizione di un attimo” corona la ricerca creativa della famiglia Zampaglione, e chiude. Ehi, non è ancora detto, ma girano voci di scioglimento. Di carriera solista per la voce, per Federico Zampaglione. Proprio ora, che alla fama sanremese di “Strade” si era aggiunto il carico del cinema.…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010