• GRATEFUL DEAD, Live/Dead (Warner Bros., 1969)

    I veri e propri tesori per gli appassionati dei Dead rappresentati dalle innumerevoli uscite postume di materiale registrato dal vivo nel corso della loro lunghissima e leggendaria carriera (e che hanno comunque prosciugato le tasche dei deadheads più accaniti, orfani di “Babbo Natale” Jerry Garcia), potrebbero potenzialmente intaccare la gloria di questo monumento alla musica?…

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  • LOU REED, The Raven (Warner Bros, 2003)

    Opera ultima del rocker ex-Velvet Underground, “The Raven” è una lunga e pretenziosa reinvenzione rock della vita e delle opere del poeta Edgar Allan Poe. Il disco, composto da 21 pezzi, è molto eterogeneo sia a livello stilistico (rock duro, ballate, readings, vera novità saliente del lavoro, piccoli intermezzi) e si avvale di numerosissime collaborazioni…

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  • THE FLAMING LIPS, Yoshimi Battles The Pink Robots (Warner Bros., 2002)

    Era giusto l’estate di tre anni fa quando i Flaming Lips, persa la chitarra di Ronald Jones, se ne uscivano con quel disco sensazionale che si è rivelato essere “The Soft Bulletin”. Un concentrato di psichedelia morbida, amore per i Beatles, storie in odore di fantascienza che ha lasciato sbalorditi per la sua bellezza. “Yoshimi…

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  • DIRE STRAITS, Making Movies (Warner Bros, 1980)

    Il terzo lavoro dei Dire Straits esce nel 1980, a soli due anni dal disco d’esordio. Il disco precedente, “Communiqué”, riprendeva essenzialmente gli stilemi folk-blues del primo album, levigandone un poco la forma e mostrando un Mark Knopfler in crescita come songwriter; “Making Movies” invece rappresenta per la band una svolta, ed un’accelerata decisa sulla…

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  • RED HOT CHILI PEPPERS, By The Way (Warner, 2002)

    Sediamoci, chiudiamo gli occhi, e tiriamo un respiro profondo: i Red Hot Chili Peppers di “Blood Sugar Sex Magik” non torneranno mai più. Quella gioiosa esplosione di punk/funk in cui ogni riff, ogni suono era un piccolo gioiello di cui innamorarsi, è entrata definitivamente nella caotica soffitta della storia del rock, accanto ad altre pietre…

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  • THE SMITHS, The Smiths (Warner Bros, 1984)

    Inizio anni ’80. In Inghilterra, come nel resto del mondo, si assiste ad una scena musicale quanto mai dicotomica: da una parte il successo commerciale della dance e dell’elettronica spicciola, dall’altra varie correnti musicali (dark, noise, punk) inserite sotto il nome generico di “New wave”. E il pop puro? Il semplice pop che tanta parte…

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  • LOU REED, New York (Warner, 1989)

    “New York” è un disco piuttosto importante per noi, per quello che ha rappresentato. Era il 1989, avevamo sedici anni e di Lou Reed non conoscevamo praticamente nulla, giusto “Walk on the Wild Side” e nient’altro. Questo disco ci aprì un mondo: le parole, la voce, la musica di Lou Reed. Fu il primo passo…

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  • MILTON NASCIMIENTO, Angelus (Warner Bros., 1994)

    Un modo nuovo di portare le sonorità sudamericane in giro per il mondo, quello di Milton Nascimiento: dopo anni in cui i “ritmi latini” hanno imperversato ovunque, e molto spesso nella loro veste peggiore, ecco un musicista che ha saputo mettere in musica il sentimento del Brasile, avvicinandolo ad altre culture senza perderne i tratti…

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  • DONALD FAGEN, The Nightfly (Warner Bros., 1982)

    Rinchiusa in garage, per almeno vent’anni, quella splendida macchina musicale chiamata Steely Dan, Fagen fa il suo esordio come solista non facendo assolutamente rimpiangere i lavori col vecchio compagno di scrittura, il molto reverendo Walter Becker. Anzi, “The nightfly” è quasi unanimemente considerato dalla critica come album bellissimo ed imprescindibile nella sua disarmante modernità. In…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010