[ di Tommaso Artioli ] “Seefeel”, che suggerisce una sorta di nuova definizione delle coordinate del suono IDM è, in tutto e per tutto, un album da Warp. Lo è dalla prima all’ultima nota; dal primo all’ultimo lamento elettronico.
Così a lungo e colpevolmente abbiamo taciuto di Jamie Lidell su queste pagine, che dev’essere una configurazione stellare particolarmente favorevole quella che ha fatto sì che cominciassimo a parlarne proprio in coincidenza di questo disco, ideale riassunto delle puntate precedenti. Per chi se le fosse perse, da inizio secolo ad oggi sir Lidell si è…
La line-up, rispetto a “23 Seconds” (K7, 2007), si arricchisce con l’aggiunta di Colin De La Plante (The Mole), mentre il progetto, nel suo insieme, sembra proseguire e progredire lungo la via tracciata dall’album precedente. E’ certamente più facile da decifrare quest’ultimo lavoro, più “morbido” in alcune sue parti e maggiormente sfruttabile anche in contesti…
Ha, paradossalmente, il sapore di qualcosa di nuovo; è ispirato, scorre, sembra avere senso. “Oversteps”, appena due anni dopo l’ostico e pressoché ininfluente “Quaristice”, riporta in carreggiata il progetto della coppia Both – Brown. Parte e già sembra migliore; prosegue meritandosi ancora fiducia. In tracce come “Qplay” si ritrova, con grande piacere, il sapore degli…
Veckatimest, nonostante il nome dalle tonalità vagamente nordiche, è un’isoletta di poco meno di un chilometro quadrato appartenente allo stato del Massachusetts, una microscopica goccia d’inchiostro nel vostro atlante geografico in cui apparentemente non dovrebbe né potrebbe accadere alcunché d’interessante o risolutivo. Proprio lì i newyorchesi Grizzly Bear si sono rifugiati (anzi: si sono nascosti)…
Tom Jenkinson è oggi un veterano della pattuglia Warp. Dal visionario “Feed Me Weird Things”, partorito nel 1996 per la Rephlex, si è trovato imbrigliato nel proprio paradigma, inanellando, in preda alla smania della sperimentazione, un’uscita dietro l’altra. Prova dopo prova, quello legato alla sua figura, si è trasformato in un culto dogmatico, costantemente in…
“O Soundtrack My Heart” è una delle cose più belle del 2008. Gli australiani Richard Pike, Laurence Pike e Dave Miller, appena entrati nelle stanze della Warp, riescono a fare centro con un turbine dove si fondono post rock e ambient, colonne sonore ed elettronica. La sintesi dell’album si trova nella capacità di trasmettere suggestioni…
C’era una volta il downtempo. Ed è ancora fra noi, a quanto pare, nonostante sia legittimo sollevare qualche perplessità circa il suo effettivo stato di salute nell’anno duezerozerootto. Assai difficile, in fin dei conti, non essere scettici di fronte all’ultima release di un qualsiasi protagonista della cara vecchia scena della musica in bassa battuta. Non…
E intanto Nick Talbot non sbaglia un disco. Potrebbe essere questo un buon modo di introdurre l’ultimo parto discografico della compagine (in realtà poco più di un duo) guidata dall’irrequieto compositore britannico, che giunge a due anni di distanza dal celebrato “Fires In Distant Buildings”, disco della cosiddetta “svolta elettrica” e, secondo il parere molto…
E alla fine sono tornati anche loro, i Maximo Park, ovvero il gruppo più amato e coccolato dalla critica tra i tanti venuti alla ribalta durante la British Invasion di un paio di anni fa (era il 2005 e con tutta probabilità quell’estate resterà indimenticabile quanto drammaticamente irripetibile per i cultori di indie rock britannico).…