• Intervista ai Black Heart Procession

    THE BLACK HEART PROCESSION (Milano, 24 marzo 2006) intervista di: Raffaele Meale, Samantha Colombo, Hamilton SantiàFrontwoman: Samantha Colombo Milano. È una giornata piovigginosa e grigia, classica nel suo cliché metropolitano. In un hotel non molto distante dalla Stazione Centrale, passo un paio d’ore in compagnia della band di San Diego, un po’ stralunati tra jet…

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  • Arab Strap (+Satellite In), Hiroshima (Torino) (20 febbraio 2006)

    Aprono la serata gli italiani Satellite Inn, trio che propone un folk rock d’ispirazione americana. Le loro struggenti ballate, pur non avendo granchè di originale, richiamano piacevolmente i Sophia, e grazie a qualche guizzo elettrico figlio di certi Dinosaur Jr. Spogliato il palco, gli Arab Strap entrano in scena con una formazione decisamente rock. Niente…

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  • Clap Your Hands Say Yeah,Transilvania, Milano, 22 febbraio 2006

    L’ultima fiaba dell’indie rock ai tempi della Rete (o già penultima?) sbarca in Italia. Esiste ormai una letteratura su come i Clap Your Hands Say Yeah si siano autoprodotti, autopromossi e autodistribuiti attraverso il loro sito web e il tam tam dei blogger, facendo vendere migliaia di copie al loro eponimo album d’esordio senza avere…

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  • Intervista agli Ardecore

    Stornelli romaneschi nei luoghi del rock alternativo. E’ in tour in questi giorni Ardecore, il progetto degli Zu insieme a Geoff Farina, al cantautore folk blues Giampaolo Felici e ai musicisti jazz Luca Venitucci e Valerio Borgianelli. Un recupero di brani vecchi anche di 300 anni, scelti tra la produzione più scura del folk tradizionale.…

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  • BAUSTELLE (Milano, 14 gennaio 2006)

    intervista di Samantha Colombo Il soundcheck del concerto che i Baustelle terranno la sera stessa al Rolling Stone di Milano, preceduti da alcuni gruppi emergenti, ha appena terminato di riverberarsi nel locale deserto. Nei camerini, il fumo delle sigarette s’intreccia alle ombre dei cavi, le voci di tecnici e musicisti fanno eco tra i corridoi d’un grigio…

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  • Paolo Bardelli Awards 2005

    I 10 DISCHI The Coral – The Invisible Invasion La prova provata che si può guardare al passato senza rimanere invinghiati ad esso. Deliziosamente psichedelici. Supergrass – Road To Rouen Perché è un indolenzito risveglio della domenica mattina: sole a tratti, nuvole che vanno e vengono, stanchezza sorniona ma serenità a pacchi. Marlene Kuntz – Bianco Sporco Giorgio Armani non c’entra,…

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  • Intervista a Agostino Tilotta (Bellini)

    Ha ragione Agostino Tilotta, la chitarra degli Uzeda prima e dei Bellini ora, quando dice che le sue band non hanno mai ottenuto l’attenzione che meritavano: tutti a correre dietro alla nuova sensazione pseudo-indie, mentre “Small stones”, il secondo album dei Bellini, ha una bellezza rara e una forza emotiva dirompente, anche se non se ne sono accorti in molti,…

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  • WILCO, Kicking Television – Live In Chicago (Nonesuch / Warner, 2005)

    Ascoltare il primo disco live dei Wilco con gli occhi ancora appagati del bellissimo concerto che Tweedy e soci han tenuto questo settembre alla festa dell’unità di Milano potrebbe mandare a monte qualsiasi vaga pretesa di oggettività che si aspetta da una critica musicale attenta e precisa. In fondo, stiamo parlando di una delle band…

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  • Coldplay, Palamalaguti (Casalecchio – BO) (15 novembre 2005)

    Anche i migliori, a volte, annoiano. Qualche kalporziano sarà già saltato sulla sedia nel leggere “i migliori” riferito ai Coldplay, ma non vogliamo essere ipocriti e non tributare ai quattro londinesi l’onore di essere tra i migliori interpreti di questo momento musicale. Qualità unita a commercialità. A Casalecchio, però, qualche meccanismo che oliava a dovere i…

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  • Steve Wynn, junk food & whiskey: l’intervista

    Quando si è trattato di intervistare Steve Wynn ho dovuto dividere due persone. Il fan e il giornalista. Difficile coniugare tutto quello che avrei voluto chiedergli da semplice appassionato della sua musica – aneddoti e stronzate che probabilmente non interessano un fruitore generico – e quello che effettivamente doveva risultare utile alla buona riuscita di un’intervista.…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010