• PJ HARVEY, “Uh Huh Her” (Island / Universal, 2004)

    “Uh huh her” brucia come una ferita, ma incanta come un diamante grezzo.

    Read More

  • Paolo Benvegnù (+Inlimine), Calamita di Cavriago (RE), 17 aprile 2004

    Inutile mentire: aspettavo questo concerto con ansia, per quello che Paolo Benvegnù ha saputo regalare in passato, e per le bellezze che continua a dispensare. La serata è aperta dall’abatjour rock degli Inlimine: ritmi spezzati, chitarre sempre sul punto di aggredire, testi originali e l’insistita teatralità del cantante, che a lungo andare risulta un po’…

    Read More

  • Intervista ai Black Forest / Black Sea

    intervista di Raffaele Meale  e Daria Pomponio E’ appena finito il concerto alla Locanda Atantide, la gente comincia pazientemente a sfollare, qualcuno si rifugia nella birra. Jeffrey Alexander è di nuovo sul palco, sta sistemando il violoncello di Miriam Goldberg nella custodia. Ci avviciniamo per un breve scambio di battute. Che brano è quello che avete suonato subito dopo la…

    Read More

  • Paolo Benvegnù e suoi “fragilissimi film”: l’intervista

    Finito un percorso magnifico (gli Scisma), c’è voluto molto tempo perché Paolo Benvegnù tornasse ad esporsi in prima persona. È tornato con un disco incantevole, “Piccoli fragilissimi film”, che ci consegna istantanee di un uomo che ha imparato a stare in equilibrio precario, e che non vuole rinunciare alla sua debolezza.Un disco sofferto, un autore che spiega la sua…

    Read More

  • Black Forest / Black Sea, Locanda Atlantide (Roma) (25 marzo 2004)

    Esiste una sotterranea scena, in quel di Philadelphia, che suona folk: un folk figlio delle contaminazioni, capace di spaziare dal rumorismo più astratto alla liquidità ipnotica del flusso di coscienza psichedelico, dall’incontro con la tradizione popolare alla musica colta. Di quella scena si fanno portabandiera, in un breve tour nell’italica terra, i Black Forest/Black Sea,…

    Read More

  • BLONDE REDHEAD, “Misery Is A Butterfly” (4AD, 2004)

    Non c’è nulla di newyorchese in giro che risulti essere così poco newyorchese, non c’è nulla di pop che risulti essere così frastagliato, non c’è nulla di indie-rock che risulti essere così melodico.

    Read More

  • Belle and Sebastian, Rolling Stone (Milano) (17 marzo 2004)

    Partiamo dalle poche note stonate. Per prima cosa l’acustica del Rolling Stone non è sembrata impeccabile, né il locale milanese, stipato fino all’inverosimile dal pubblico, è parso il luogo ideale per accogliere Belle & Sebastian. Il secondo rammarico è per le canzoni che mancano all’appello. “She’s Losing It” innanzitutto, giusto accennata da Stuart Murdoch e poi…

    Read More

  • Intervista a Brychan

    Scambio di battute via mail con Brychan, a circa sei mesi dall’uscita di “Reel in between“, un disco che continua a suonare come il più maturo della sua carriera. Brychan racconta della nascita del disco, della sua band, della sua voce, dell’Italia che è diventata la sua seconda casa. Ecco quello che mi ha raccontato. E se qualcuno di…

    Read More

  • Intervista ai Kech

    State per conoscere Giovanna e i Kech, sabato sera 13 marzo, al 2° Kalporz Festival. Più che doveroso scambiare quattro chiacchiere con loro, su quell’ “Are you safe?” che, a distanza di mesi, continua a suonare come un’inaspettata boccata d’aria fresca.Ecco qui le simpatiche risposte che i cinque hanno dato alle mie domande petulanti. Ma, scusate un attimo,…

    Read More

  • Intervista agli Hogwash

    Gli Hogwash sono stati una delle migliori sorprese del 2003. Il loro eccellente “AtomBombProofHeart” pubblicato da poco da Urtovox, mostra un suono lento e affascinante, ma anche traboccante di emozioni. Un piccolo miracolo come quello dell’Albino Leffe, seconda squadra di Bergamo capace di arrivare fino in serie B. Loro non ne sanno molto, come ci dice Enrico, cantante e chitarrista del gruppo. “Non ho…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010